Sudamerica o Nuova Zelanda?

Ravetto: «A Ushuaia abbiamo una corsia preferenziale»

Si parte. Agosto significa allenamento sulla neve. Nuova Zelanda, Cile o Argentina? Per ora è stata Zermatt la capitale dello sci estivo. Ci sono andati gli azzurri (salendo da Cervinia), dalla parte svizzera sono arrivati i velocisti canadesi e francesi, la Spagna, Kostelic, ovviamente gli elvetici ed il team di Lara Gut, Chemmy Alcott, le norvegesi. Anche allo Stelvio le squadre non sono mancate: da sempre campo base azzurro, ma si è allenata anche Tina Maze, adesso dovrebbero arrivare le svedesi. Poi Les Deux Alpes, Saas Fee (scelta dai finlandesi) o i ghiacciai austriaci, voluti da Benjamin Raich e Marlies Schild che hanno preferito rimanere in Europa piuttosto che seguire i compagni di squadra verso Nuova Zelanda (la squadra rosa) o Sudamerica (quella maschile). Già Sudamerica o Nuova Zelanda? C’è chi come Mikaela Shiffrin o Julia Mancuso sono già partite per la Nuova Zelanda, a Roundhill, per poi proseguire la preparazione in Cile a El Colorado, dove ci sono già le velociste americane.
Italia e Francia da sempre preferiscono il Sudamerica tra Ushuaia e Las Lenas, Austria e Germania puntano verso la Nuova Zelanda. «Abbiamo scelto il Sudamerica – spiega il dt azzurro Claudio Ravetto – perché ad Ushuaia abbiamo una ‘corsia preferenziale’, insieme con i francesi. Possiamo decidere quale pista scegliere per l’allenamento e su quella pista abbiamo una priorità rispetto ad altre nazionali. E poi c’è ampia possibilità di scelta con piste molte differenti per caratteristiche tecniche».

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