SuperG, solo superG quello di sabato. Dopo la cancellazione per la poca visibilità di quello di venerdì valido per la combinata, è arrivata la decisione di non considerare quello del sabato anche per la combinata. Potrebbe essere esser ‘buono’, parliamo sempre di combinata, quello di domenica, oppure sarà cancellata? Intanto a St.Moritz le condizioni meteo sono un po’ migliorate, resta ancora il vento in alto, così partenza ribassata. Raffiche che, però, arrivano forti già dopo tre partenze con gara interrotta per qualche minuto e atlete ferme in partenza a -12°. Ma alla fine arriva anche il sole. Vento e sole, insomma: serve anche un po’ di fortuna. Fa festa la Svizzera sulle nevi di casa con Jasmine Flury alla prima vittoria in Coppa del Mondo (e al primo podio, visto il quinto posto in superG nel marzo scorso in Corea, come miglior piazzamento) che chiude con dieci centesimi sulla connazionale Michelle Gisin (anche per lei primo podio in superG) e sedici su Tina Weirather.
GRANDE FEDE – Una dietro l’altra dal 15 al 17 le prime tre azzurre al cancelletto di partenza, subito dopo una interruzione per il vento che ha fatto alzare anche il gonfiabile all’arrivo. Sofia Goggia finisce lunga dopo cinque porte, Nadia Fanchini e Federica Brignone restano in partenza un bel po’ di tempo, viste le raffiche fortissime. La camuna parte bene, sbaglia sul salto e perde velocità sul piano, oltre la trentesima posizione a 2.21, la valdostana fa il garone, linee giuste, sei centesimi al secondo rilevamento cronometrico, tremano le svizzere al traguardo, alla fine appena fuori dal podio a 34 dalla vincitrice. Johanna Schnarf continua a dare segnali di crescita: è settima a 68 centesimi. Vola Elena Fanchini, quattordicesima con il pettorale 58. 25esima Marta Bassino, 28esima Anna Hofer.
GUT, SHIFFRIN & VONN – Lara Gut, Mikaela Shiffrin e Lindsey Vonn, molto attese a St.Moritz? La ticinese parte decisa, sbaglia, finisce nelle reti, ma torna nella finish zone sugli sci, la statunitense più giovane non riesce a trovare la giusta velocità ed è ventesima a 1.37, la capitana a stelle e strisce scende trattenuta, quasi bloccata e al traguardo si accascia: non è in condizione per la schiena, oltre la ventesima piazza a 1.46. L’Austria si ’salva’ con il quinto posto di Anna Veith.