Spunta Grenier a Kranjska Gora, ma le azzurre pronte alla sfida della seconda manche del gigante

Sette atlete in poco più di mezzo secondo, al termine della prima manche del gigante di Kranjska Gora. Nubi bassi e un po’ di foschia, ma nessun problema di visibilità; poca neve sulla Podkoren 3, trattata per l’occasione, ma questa è una costante in questo periodo. Tracciato regolare e piuttosto filante: comanda Valerie Grenier, con un manche in crescendo, con il best crono nel settore finale. Il margine è comunque minimo: Lara Gut-Behrami a 4 centesimi, Federica Brignone a 16 («Sono contenta perché sono riuscita a tenere i piedi per terra e a non tagliare le curve. Ho preso qualche rimbalzo all’inizio e invece di bloccarmi sono riuscita a fare le cose giuste, mettendo in pista quello che ho fatto nei giorni scorsi a Ravascletto, che era più difficile, quindi oggi mi pareva quasi facile»), Marta Bassino a 24 («Era molto bella da sciare, uno dei più belli insieme a Killington, bisognava veramente cercare di prendere le linee migliori per scendere velocemente»), Mikaela Shiffrin a 31, Petra Vlhova a 36, Sara Hector a 54. Questione di centesimi dunque: Marta Bassino è stata la migliore nella parte iniziale, Federica Brignone nel secondo settore, Lara Gut-Behrami nel terzo, Valerie Grenier, come detto, in quello finale. Seconda manche apertissima, anche perché le prime dieci sono nella top ten Coralie Frasse Sombet a 73, Ana Bucik a 76 e Maryna Gasienica-Daniel a 93. E ci mettiamo anche Tessa Worley, undicesima a un secondo netto.
Centrano la qualifica Elisa Platino, ventiquattresima (con il pettorale 44) a 1.94 e Asia Zenere ventottesima a 2.27. Out Roberta Melesi, quarantesima Laura Steinmair.

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