Sesta Coppa del Mondo vinta da Simone Origone davanti al fratello Ivan
Comune di Ayas, cinque frazioni – Champoluc, Periasc, Antagnod, Frachey e Saint- Jacques -, 1268 anime secondo l’ultimo censimento Istat e sette Coppe del Mondo, ovvero una ogni 181,14 abitanti. Tutte sfere di cristallo griffate dalla famiglia Origone: ieri, a Verbier, Simone ha messo in bacheca la sua sesta personale, alla quale va aggiunta quella conquistata da Ivan nel 2008. E sul podio della classifica generale, Simone e Ivan occupano le prime due piazze, dopo aver letteralmente lasciato le briciole agli avversari nell’edizione 2010 della Fis World Cup: quattro vittorie a testa e finale thrilling per conoscere il nuovo detentore dell’ambito trofeo. E a Verbier non sono mancate le emozioni.
Giornata splendida, sole molto caldo e tantissimi tifosi dalla Valle d’Aosta per seguire la semifinale e la finale, nella sfida tra gli Origone; soltanto 15 punti a divederli in classifica generale e, al di là dei calcoli aritmetici per ipotizzare un eventuale pareggio, la tensione era palpabile nel parterre della pista del Mont Fort. Ivan, nella giornata di qualifica, aveva compiuto un balzo in avanti e occupava la seconda posizione, mentre Simone accusava un leggero peggioramento nelle prestazioni, finendo sesto. Nella semifinale Ivan sfoderava una discesa di altissimo livello e, con 187,96 km/h balzava decisamente in testa alla graduatoria parziale. A secondo posto, seppure distante, lo svizzero Philippe May (186.36) e ancor più lontano Simone Origone, a 185.98 km/h. E per la finale la tensione saliva ancora. Tra i primi a scendere nell’inversione delle migliori dieci prestazioni è il giovanissimo – classe 1991 – francese Simon Billy, figlio d’arte, che sembra inarrivabile per tutti, con la velocità di 191.00 km/h. Billy rimane in vetta alla graduatoria fino alla fine, o quasi, ovvero quando mancano soltanto tre discese. È la volta di Simone Origone: traiettoria che rimane quasi centrale, molto meno a destra di quella seguita in semifinale, e il responso scatena un boato dai i valdostani assiepati nel parterre, 194.08 km/h. Tocca a Philippe May, cala un silenzio irreale: lo svizzero è stato velocissimo per tutti e tre i giorni di gara. Il responso ammutolisce ancor di più gli elvetici e strappa soltanto qualche timido applauso tra i valdostani: 192.31 km/h. Ultimo in partenza è Ivan Origone, in palio la Coppa del Mondo; come esce dal tratto cronometrato è immediata l’accensione del tabellone elettronico: 192.87 km/h, la seconda prestazione di giornata. Simone Origone fa sua la Sfera di Cristallo, la sesta; per Ivan il secondo posto, beffato dal fratello nell’ultima gara, come nel 2007.
La classifica finale di Coppa del Mondo recita 690 punti per Simone Origone, davanti al fratello Ivan, a quota 655, e terzo Philippe May, con 465; quarto il pirenaico Bastien Montés (460). In campo femminile, vittoria della svedese Linda Baginski (189.04 km/h), che conquista la sua prima Coppa del Mondo, davanti alla francese Karine Dubouchet e alla biellese Elena Banfo. Nella Produzione Juniores, successo di tappa e generale per il friulano Stefano Bar.