Bentornata Mikaela. Shiffrin era tornata in gara a Levi, il gradino più alto del podio lo ha però ritrovato oggi, dopo un gigante emozionante dai grandi colpi di scena e dopo i due grandi errori di Marta Bassino e Federica Brignone. Nulla da togliere però alla vittoria numero 67 dell’americana che eguaglia quelle ottenute da Marcel Hirscher. E sul traguardo si emoziona, non riesce a trattenere le lacrime. L’Italia risponde ancora una volta presente, ma oggi si mangia le mani perché sia Bassino, sia Brignone sbagliano pesantemente. Stavano letteralmente volando sulla pista francese, piena di segni, un po’ in luce e un po’ in ombra. La valdostana è finita praticamente a terra e con una prodezza incredibile si è rimessa in piedi: ha perso tantissimo, era in un tratto davvero facile, ma non si è accontentata e si è rimessa in carreggiata. È riuscita a mettere i suoi sci davanti alla francese Tessa Worley, che in quel momento comandava, e si è presa un altro podio. «Non ho parole, in quella parte di muro mi stavo spianando e sono finita a terra – racconta Brignone -. Questo è il nostro sport e sono soddisfatta. Mi sono detta Alzati, alzati e spingi, spingi, spingi. Sono dovuta rimanere lucida».
Marta Bassino stava compiendo un’altra impresa: leggera e potente allo stesso tempo, intermedi verdi e di tanto, poi l’errore irrimediabile e la corsa che è finita a poche porte dal traguardo. «Di sicuro non c’è mai nulla fino a quando non tagli il traguardo delle due manche – racconta Bassino -. Sono dispiaciuta, mi deve passare questa… inc…: sono gare di sci e questo è lo sport. Non mi abbatto certo per questa caduta, continuo a vivere questo momento positivo e domani è un altro giorno. Tirando e rischiando si sbaglia, ci sta e fa parte del gioco, ma quest’Italia è sempre più gigante e anche oggi è sul podio. Certo, la vittoria quasi certamente è stata buttata via e chissà, forse anche un’altra doppietta come a Soelden. Ma la stagione è lunga ed è sempre più emozionante. Ha ritrovato curve belle ed efficaci anche la francese Tessa Worley, maestra del gigante che ritrova il podio che mancava da Soelden 2019. Si conferma nelle 10 gigantiste Sofia Goggia, che oggi ha concluso nona e recuperato quattro posizioni. Altra bella iniezione di fiducia in vista dell’inizio del programma di velocità, il suo pane.
BRAVA ELENA – Ha deciso di gareggiare nei giganti di Courchevel, non si presentava al cancelletto di partenza di questa disciplina dal febbraio del 2019. E ha chiuso due volte a punti, ma soprattutto mostrato carattere e atteggiamento. Buon avvio di stagione per Elena Curtoni, che oggi ha concluso quattordicesima. «Ho sbagliato un po’, però la sciata è buona e sono abbastanza soddisfatta – ha detto Elena Curtoni -. Ho rotto il ghiaccio e questo era l’obiettivo di questi giorni, ora Val d’Isère».
CASA ITALIA – Ci sono le tre élite, c’è una brava Elena Curtoni che si è qualificata senza avere grandi giornate di gigante nelle gambe e dietro? Dietro al momento c’è un bel buco: Laura Pirovano è l’unica che nelle due giornate si è avvicinata alla qualificazione (oggi fuori per tre decimi con pettorale 64), poi Roberta Melesi si è fermata al 44° posto, Valentina Cillara Rossi e Luisa Bertani non sono andate oltre il 53° e 56° posto.
MIRADOLI, PROBLEMI AL GINOCCHIO – La francese Romane Miradoli è caduta durante la prima manche del gigante ed è stata trasportata a valle in toboga. Problemi al ginocchio sinistro: si attende la diagnosi dopo i primi esami clinici.
LA CLASSIFICA GENERALE – Al comando della classifica generale c’è sempre Petra Vlhova (420 punti) che oggi è uscita nelle ultime porte della prima frazione, con Mikaela Shiffrin seconda a 275 e Marta Bassino terza a 258. In gigante? Federica Brignone prende il pettorale rosso 205 punti, cinque in più di Marta Bassino.
PROSSIMA GARA – Il circuito femminile rimane in Francia e si sposta in Val d’Isère per quale che è diventata la prima tappa dedicata alla velocità. Si correrà sulla OK che lo scorso fine settimana ha ospitato le gare maschili. Gare da venerdì a domenica.