Più forte della pressione, più forte della rimonta delle austriache, più matura della sua età. Mikaela Shiffrin è la più giovane campionessa olimpica di slalom, dopo avere vinto la Coppa del mondo di specialità l’anno scorso e la medaglia d’oro ai Mondiali di Schladming. Una seconda manche con una errore, una sbavatura che poteva costare cara a metà percorso, poi il recupero, con naturalezza come solo lei sa fare. La statunitense ha rifilato 53 centesimi a Marlies Schild e 81 a Kathrin Zettel, trasformata dopo la prestazione opaca del gigante.
TOP TEN – Medaglia di legno per la tedesca Maria Hoefl-Riesch (+ 1.19), quinta la svedese Frida Hansdotter (+ 1.36), sesta la sevedese Emelie Vikstroem (+ 1.57), settima la francese Nastasia Noens (+ 1.58), ottava la slovena Tina Maze (+ 1.71), nona la canadese Marie-Michele Gagnon (+ 2.83), decima la ceca Sarka Strachova (+ 2.85).
AZZURRE – Fuori sia Chiara Costazza che Federica Brignone… lo slalom non fa proprio per le azzurre ma almeno hanno attaccato dopo una prima manche opaca.
UN RECORD DURATO 30 ANNI – Il record di Paoletta Magoni, che vinse l’oro di Sarajevo a 19 anni, è durato 30 anni esatti, oggi la Shiffrin si consacra definitivamente fuoriclasse dei rapid gates… se ce ne fosse ancora bisogno.
SUPER MARLIES – Grande rimonta quella di Marlies Schild, dalla sesta alla prima posizione, con il miglior tempo della seconda manche l’austriaca festeggia sul podio con le lacrime, lacrime che condivide con la connazionale Kathrin Zettel, secondo miglior tempo di manche. Marlies deve solo rattristarsi per l’uscita della sorella Benadette, che era quarta dopo la prima manche, ma ora è tempo di festeggiare.