Mikaela Shiffrin era pronta a ritornare alle gare. Era partita dagli Stati Uniti per raggiungere la Scandinavia, per riavvicinarsi al suo mondo a fare quello che avrebbe voluto papà Jeff. Con un lungo post, scritto alla vigilia, aveva ormai ufficializzato il suo ritorno, poi la doccia fredda: gare di Åre cancellate, c’è il Coronavirus. E, pubblicando una foto che la ritrae con in mano un pettorale autografato, si congratula con le vincitrici. «Congratulazioni a tutte le vincitrici delle coppe, nonostante un finale di stagione così breve, le impressionanti performance che avete avuto in questo periodo vi hanno portato a ottenere questi risultati. Brava Federica Brignone per la overall e la coppa di gigante, brava Petra Vlhova per lo slalom (e parallelo, ndr), brava Corinne per la velocità».
«Avrei voluto essere al via le mie avversarie e amiche, mi sento comunque fortunata perché sono venuta qui e sono riuscita a realizzare quello che volevo. Sono arrivata da lontano e ho fatto quel passo… anche se non ho aperto il cancelletto di partenza. Ho fatto un bel po’ di giri negli ultimi giorni e ne sono grata. Inoltre sono grata alla famiglia della Coppa del Mondo per questo regalo in onore di mio padre. Siete incredibili, grazie».