SOELDEN LIVE – Riparte Mikaela Shiffrin che doma il Rettenbach di Soelden per la seconda volta in carriera. Riparte anche la ticinese Lara Gut che sul piano finale del pendio tirolese fallisce il recupero e chiude a 14 centesimi dalla statunitense. E riparte anche la slovacca Petra Vlhova che rimonta nella seconda frazione e sale sul gradino più basso del podio nel primo atto del 2021-2022 nel classico gigante dell’Oetztal. E riparte anche la Coppa del Mondo con il pubblico ed il tradizionale tifo incandescente che per due giorni invade il ghiacciaio con canti, balli fiumi di birra.
Chi invece si ferma, si pianta, si imballa, è la compagine azzurra. Marta Bassino sbaglia una lunga nella prima sessione e deraglia. Sofia Goggia si deve accontentare della sedicesima posizione. Federica Brignone, che nella seconda frazione sembrava meno imballata, impatta contro una porta e deve dire addio a sogni di recupero. Una partenza falsa insomma. Ci aspettavamo di più dal trio delle meraviglie, che quest’anno si è presentato non unito con Federica che fa storia a se per quanto riguardano allenamenti e programmazione. Ci aspettavamo di più anche dalle altre. C’è chi sbaglia, chi si incespica, chi esce grossolanamente. Fuori nella prima manche Elena Curtoni, data in forma alla vigilia dai tecnici. Out anche Roberta Melesi e Roberta Midali nella prima. Non si sono qualificate invece Ilaria Ghisalberti e Karoline Pichler. Certo, parliamo solo della prima gara e al trio delle meraviglie non possiamo certo fare un processo. Ci mancherebbe. Ma nella Soelden della ripartenza dopo la pandemia, andiamo a casa battuti. Infatti, per dirla con il responsabile Gianluca Rulfi «chi primeggia, deve farlo sempre». Ecco in sostanza il nocciolo della questione. Le nostre adesso guardano avanti, forse con qualche dubbio, ma consapevoli del grande valore che sanno esprimere sul campo. Forza ragazze allora.
Torando al podio, per Shiffrin è il sesto nell’opening, il secondo successo dopo quello del 2014. E’ brava in tutto Mikaela. Pennella le traiettorie alla perfezione, è capace di far scorrere lo sci anche quando il Rettenbach spiana: ed è proprio nel finale che ha avuto la meglio sull’elvetica. Le due hanno fatto la differenza rispetto alle altre. Mettiamoci, ma è ai limiti della forzatura, anche la seconda manche di Petra. Sono riuscite ad interpretare due tracciature tendenzialmente andanti, più la prima, cosa che le nostre non sono state capaci di fare e come ha sostenuto proprio Fede al termine del primo round. Dopo Vlhova, che chiude a 1.30 dalla testa della classifica, al quarto posto ecco Katharina Liensberger a 1.39. Adesso sono tutte più appiccicate le ragazze. Quinta a 1.45 la norvegese Marie Therese Tviberg, sesta la slovena allenata dal nostro Livio Magoni Meta Hrovat a 1.59. A chiudere la top ten Valerie Grenier, Tessa Worley, Nina O Brien e Ramona Siebenhofer. Dalla prime due alle prime dieci, c’è praticamente lo stesso distacco che c’è dalla terza alla decima. Che prestazione Mikaela e Lara! Domani tocca ai ragazzi…