Selezione per i giovani azzurri

Casse, Marsaglia, Plank, Patscheider, Varettoni, Thanei per tre posti

Questa Stelvio fa davvero paura. Se nella parte alta, a causa delle nevicate degli ultimi giorni la neve non è particolarmente dura, dal ‘Canalino Sertorelli’ il manto cambia decisamente e diventa molto più ghiacciato. D’altronde la pioggia e poi il repentino abbassamento delle temperature hanno ghiacciato la Stelvio da tre quarti in giù. Condizioni perfette per la compagine azzurra. Sono dodici gli azzurri al via, che questa mattina si sono buttati a capo fitto sul pendio valtellinese. Per loro le prove cronometrate hanno un sapore particolare. Fungeranno da selezione interna. Gianluca Rulfi ci ha assicurato che sono tutti in discussione, ma se fai due conti e escludi gli atleti del gruppo Coppa del Mondo e Siegmar Klotz che ha il posto fisso scorgi che rimangono sei atleti per tre posti. Se correranno Werner Heel, Peter Fill, Christof Innerhofer, Dominik Paris e un Patrick Staudacher, che sta attraversando un momento non brillante a causa di una spossatezza che non lo rende performante in gara, ed escludendo appunto Klotz, rimangono Matteo Marsaglia, Mattia Casse, Andy Plank, Hagen Patscheider, Silvano Varettoni e Stefan Thanei che si giocheranno la qualifica. Tuttavia non sarà il cronometro a fare da selezionatore, da arbitro. Quali saranno allora i valori per comporre il team? "Non conta solo il tempo, sono importanti anche altri fattori, ad esempio quante volte ci si è cimentati sulla pista. E’ chiaro che se uno ha fatto la Stelvio per la seconda volta e ci mette solo un centesimo in più di un altro atleta che corre qui da dieci anni..", fa sapere il direttore tecnico Claudio Ravetto che conclude: "Decideremo comunque domani dopo la seconda prova, ma ripeto, il cronometro non sarà l’unico elemento di giudizio".

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