Continuiamo con la rassegna dei candidati consiglieri che si sfideranno il 15 ottobre, giorno che sarà eletto anche il presidente Fisi. Tocca a Roberta Rodeghiero, asiaghese doc, che per la prima volta corre per la carica di consigliere federale.
Ma ecco cosa ci dice Rodeghiero: «Ho fatto una lunga esperienza in comitato Veneto. Ho trascorso dodici anni nella realtà regionale veneta, gli ultimi otto nel ruolo di vice presidente. Inoltre sono presidente dell’Unione Sportiva Asiago. Questa esperienza mi ha spinto a provare a livello nazionale, mi piacerebbe intraprendere questa nuova via. La cosa che più mi sta a cuore, è cercare di avvicinare sempre il più possibile la base, il territorio, alla Fisi centrale. Questa è la linea principale, la scommessa del mio eventuale impegno. Ci sono due cose che devono essere prese in considerazione fra tutte. La prima riguarda la scuola. E’ necessario ad esempio rafforzare gli ski college, trovare poi altre forme per aiutare i ragazzi a gestire meglio scuola e sport. Inoltre in agenda è necessario inserire il problema dell’abbandono precoce all’agonismo. Si smette tropo presto, forse mancano proposte alternative, circuiti meno votati all’alto livello. Non si fa agonismo solo per andare in squadra nazionale, abbiamo perso un po’ la bussola in questi anni».
Roberta tuttavia ci tiene a difendere l’operato della Federazione Italiana Sport Invernali. E continua: «Non è necessario fare delle rivoluzioni, chi lo sostiene significa che non ha percepito, anzi capito, cosa di buono hanno fatto la Fisi centrale e quella periferica. Passi avanti considerevoli in questi anni sono stati fatti non solo per quanto riguarda l’aspetto finanziario con i pareggi di bilancio, ma anche in termini di risultati dove l’attenzione non è stata solo verso lo sci alpino. Bisogna continuare su questa strada, ovviamente si deve migliorare e c’è ancora assai da fare. Ma niente stravolgimenti. Ed io mi metto a disposizione».