MILANO LIVE – Nello splendore del 39° piano di Regione Lombardia è stata presentata l’edizione 2021/2022 della Coppa del Mondo di sci di Bormio: il 28 e del 29 dicembre la pista Stelvio sarà ancora teatro di un superG e della leggendaria discesa maschile sulla pista Stelvio. Presenti alla kermesse milanese il presidente della FISI Flavio Roda, dal momento che la federazione tira le fila del nuovo comitato organizzatore che ha fatto compiere all’evento un efficace passo avanti, quindi il sottosegretario regionale con delega allo sport e grandi eventi Antonio Rossi, l’assessore regionale alla montagna Massimo Sertori, il presidente della provincia di Sondrio Elio Moretti e il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi, il nuovo primo cittadino che ha dato subito una ottima impressione per essere non solo sul pezzo, ma anche per essersi circondato di una squadra brillante che da anni opera sul territorio con efficacia. A proposito di Bormio, ecco anche Matteo Bonfà, l’amministratore unico della nuova società che coordinerà le azioni turistiche di Bormio e del bormiese.
GLI INTERVENTI DI RODA E CAVAZZI – Ecco il numero uno di via Piranesi Flavio Roda: «Eventi come questi di così alto livello, consentono di veicolare al meglio la nostra immagine nel mondo. Negli ultimi anni è stato un evento visto anche in Paesi come India e Cina, possibili nuovi mercati da esplorare. La Stelvio è una grande risorsa. E’ amata dagli atleti, fa impazzire il pubblico e soprattutto sarà il pendio che assegnerà i titoli maschili delle Olimpiadi 2026». Afferma poi il sindaco di Bormio, quasi emozionata: «E’ un orgoglio poter ospitare una gara di Coppa del Mondo. Questa due giorni permette di valorizzare al meglio il nostro territorio ed è capace di coinvolgere i tanti operatori presenti nella zona».
AL LAVORO SULLA STELVIO – Intanto si lavora già sulla pista Stelvio, in attesa delle prime nevicate consistenti e delle basse temperature per produrre neve. Nel frattempo i volontari hanno terminato il posizionamento delle reti di protezione su tutto il percorso. A lavorare sul tracciato della Stelvio ci saranno cento allievi del corso maestri di sci, oltre al solito esercito di volontari fra sci club e associazioni locali: insomma una gioiosa macchina da guerra di circa duecentocinquanta persone. Purtroppo nemmeno quest’anno sarà consentita l’apertura delle tribune dello ski stadium: le gare saranno ancora a porte chiuse. Questo non impedirà tuttavia di rappresentare un evento di straordinaria valenza, il secondo per importanza organizzato in Lombardia dopo il Gp di Formula. «Una manifestazione che farà da apripista proprio ai Giochi 2026 per lo sci alpino maschile», conclude Roda.