«L’ultima ricognizione con te» scrive Christof Innerhofer, postando una foto con Hannes Reichelt. L’austriaco ha deciso di ritirarsi, una scelta che sembrava ormai essere dietro l’angolo dopo i problemi al ginocchio riemersi nell’ultimo periodo che lo hanno costretto a saltare le gare di Saalbach. Lui però, dopo il ritorno sugli sci dall’ultimo infortunio, aveva voluto guardare oltre, fino ai Giochi di Pechino nel 2022. «Danke! – scrive – Dopo vent’anni di circo bianco ho deciso di appendere il casco al chiodo. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino, la famiglia, i compagni di squadra, lo staff, i medici e i fisioterapisti che mi hanno rimesso in piedi dopo le mie cadute, senza di voi non sarebbe stato possibile».
Una passerella finale davvero particolare per Hannes Reichelt. E non per la tradizionale discesa in ambito tirolese, ma perché è sceso sul pendio di Lenzerheide che per l’ennesimo giorno non ha ospitato gare per il maltempo. E così solo lui in pista, qualche curve prima di essere applaudito dallo staff, dai compagni di squadra e dalla grande famiglia della Coppa del Mondo. La sua avventura è finita con una doccia di prosecco, un’avventura durata 20 anni e 305 pettorali di Coppa del Mondo. Tredici successi in carriera, uno dei quali anche sulla mitica Streif di Kitzbuehel. Ha conquistato 44 podi complessivi in Coppa e 3 medaglie Mondiali, laureandosi campione mondiale di superG a Vail/Beaver Creek nel 2015. Saluta a 40 anni, un altro nome importante che lascia.