Giuliano Ravera saluta e lascia la nazionale italiana. Un anno con il gruppo Coppa Europa discipline tecniche e un biennio con la squadra di Coppa del Mondo di gigante sempre con il ruolo di preparatore atletico. «E’ stata una scelta familiare, credevo di fare ancora una stagione, quella olimpica, invece il secondo bimbo in arrivo mi ha fatto anticipare questa decisione», ci dice il piemontese di Bardonecchia che vive in Lussemburgo con la famiglia. Ancora Giuliano: «E’ stato un triennio davvero ricco di esperienze. Rammento quel primo anno in Coppa Europa dove ogni gara era un podio o quasi, bellissimo è stato il successo di Vinatzer in slalom a Levi ad inizio stagione, poi i risultati di Maurbeger, Zingerle e di altri ragazzi che si affacciavano spesso davanti. E poi la stagione appena terminata con quella medaglia liridata leggendaria di Luca De Aliprandini a Cortina. Ho un ottimo rapporto con Luca, ricordo di quella mattinata ogni momento…».
Saluta Ravera ed ecco Marco Maffei. Per il trentino di Madonna di Campiglio è un ritorno. Tre anni in squadra nazionale junior e uno in Coppa Europa per l’istruttore nazionale. Poi un anno a casa con lo Sporting Club Madonna di Campiglio, adesso ancora i colori azzurri. E arriva il progetto del team delle porte larghe nell’anno olimpico cinese. «Sono felice e sereno per questa nuova avventura. Arrivo in squadra A in un’annata fondamentale», fa sapere il preparatore atletico classe 1991 che continua:«Ho davvero tanto entusiasmo, sarà un’esperienza differente dalle altre perchè in Coppa del Mondo i ragazzi hanno una preparazione e una conoscenza tale che non devono essere guidati in ogni aspetto del lavoro. Certo, in maniera circoscritta a quello che si potrà fare, sarà curioso inventarsi qualche cosa di nuovo, qualche cosa di diverso. La squadra? Con De Aliprandini correvo da ragazzo, Finferlo lo conosco, ha un anno in più du me. Con Borsotti e Zingerle mi sono incrociato quando ero nello staff tecnico di Coppa Europa». Quando partirà la nuova avventura di Maffei? Giugno, presumibilmente proprio con uno stage a secco a Formia.