Race Future Club, Scolari ai club: «Osserviamo anche gli altri, la scuola italiana non è sempre sinonimo di perfezione»

Si è chiusa a Cortina d’Ampezzo la terza edizione di Race Future Club, l’iniziativa di Race Ski Magazine che premia i migliori Children italiani quest’anno in collaborazione con Fondazione Cortina. Questa volta da 20 atleti il passaggio a 24, aggiungendo due Allieve e due Allievi. Un momento di confronto, un’iniziativa davvero utile e apprezzata dagli allenatori dei club e dagli atleti perchè ritenuta efficace come stage e poi costruttiva dal punto di vista delle relazioni. Lo ha sempre ripetuto Paolo Boldrini e lo ha confermato ieri Paolo Deflorian nel saluto finale:  «Guardate l’aspetto ludico e sociale per una volta, Race Future Club è una grande opportunità tecnica e di apprendimento certo, ma anche una festa di fine stagione senza il cronometro in primo piano»..

I 24 Children del Race Future Club

Gigante e slalom per le categorie. Il primo  giorno su una neve decisamente più molle, dura e compatta invece ieri per l’atto finale. Piace e condividiamo, fra i tanti, l’intervento di Damiano Scolari, il coach responsabile del gruppo Coppa Europa femminile forte di 5 posti fissi, di una stagione insomma sensazionale. Il tecnico veronese si è soffermato con gi allenatori dei sodalizi: «Il livello Children italiano è da sempre fra i movimenti più significativi. La scuola italiana tecnica è un esempio, un’eccellenza. Ma dobbiamo farci, senza stress e preoccupazioni eccessive, domande sulla reale efficacia. A volte stiamo a cercare la perfezione tecnica, la curva migliore, gli esercizi più innovativi ed addestranti. Tuttavia non sempre paga in termini di risultati». Proprio così, ha ragione Scolari. Faciamo fatica nell’alto livello, eccezion fatta del tridente femminile delle meraviglie e di Paris. Un bacino numeroso e vincente quello Children, poi un forte rallentamento in termini di risultati. Cosa fare? «Nessuno ha la bacchetta  magica, dobbiamo guardarci intorno, vedere cos fanno gli altri. lasciar i nostri ragazzi più liberi». In questa direzione sono andate anche le correzioni in pista. I tecnici Fisi hanno voluto vedere sciare i ragazzi, senza in continuazione correzioni. «Noi vogliamo vedervi sciare e dare indicazioni di massima. Non desideriamo e non è corretto sostituirci ai vostri tecnici», chiosava Deflorian proprio ieri ad alcune ragazze prima del gigante. Scolari faceva anche un esempio, estremizzando ma non troppo. «Un giorno sarebbe da tracciare e andare tutta la mattina al bar. Far esprimere questi ragazzi diversamente». Intanto è calato il sipario su Race Future Club e anche sula stagione agonistica 2023/2024.

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