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Innerhofer: «E' un sogno, dedicato a chi mi ha aiutato per la schiena»

Christof Innerhofer una volta ci aveva sussurrato in un allenamento allo Stelvio: «Ma come faccio a partire per un mese? Lontano da Monaco? Come faccio per la mia schiena?». Indeciso, perplesso, impaurito.

LA BAVIERA E GLI ALLENAMENTI CON CARCA – Alla fine, la schiena che migliora con i continui viaggi in Baviera, la voglia di sciare che torna, le pressioni (per fortuna!) del fido Max Carca che lo ha seguito ovunque. Zermatt, Hintertux, Stelvio, poi la partenza con il resto della squadra con tantissimi punti di domanda. «Chissà, io ci provo…boh…», ancora l’iridato prima di volare alla volta di Copper Mountain. Poi giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, le Fis a Copper Mountain e il primo atto di Lake Louise, quindi ecco Beaver Creek.

SOGNO – Una partenza ‘a razzo’ in prova, la schiena sotto controllo, la voglia di dimostrare di esser sempre un grande. Ecco ‘Inner’: «Già, avevo paura di non dimostrare quello che valgo e anche i passi avanti fatti in queste settimane. Invece oggi è stato fantastico, un sogno, non ci credo ancora. In ricognizione ho parlato con Carca e mi sono detto di provare a prendere più rischi possibile, di osare, di dare tutto. Ho fatto una gara pazzesca, vincere su una pista così è bellissimo, grandioso…».

DEDICA – Conclude il finanziere di Gais. »Dediche? A tutti quelli che mi hanno aiutato a  risolvere il problema alla schiena, che ancora oggi sono con me a lottare con i miei dolori». Magico Inner! Ti aspettiamo in Gardena per osannarti!

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