Da Pirmin Zurbriggen a James Crawford, anche l’albo d’oro del superG maschile iridato è ricco di grandi campioni, con qualche sorpresa in più rispetto alle ragazze, pure italiana.
In principio fu Crans Montana 1987 e il podio è di quelli da ricordare per sempre: Pirmin Zurbriggen primo, Marc Girardelli secondo, Markus Wasmeier terzo. In quel momento, con l’esplosione di Alberto Tomba di là da venire, il massimo possibile. Zurbriggen è favorito per il bis anche a Vail 1989, su pista facile e con material dominanti, ma si deve arrendere per 28 centesimi al connazionale Martin Hangl, grigionese da 3 vittorie (una anche in gigante) e 8 podi in Coppa del Mondo. Terzo a sorpresa Cizman, per l’allora Jugoslavia, mai sul podio nel circuito maggiore.
L’Italia non è mai protagonista nelle prime edizioni iridate del superG, che vedono anche Atle Skaardal realizzare quella che ancora oggi è l’unica doppietta consecutiva iridata nella specialità, timbrata dal norvegese tra Sierra Nevada 1996 e Sestriere 1997, esattamente come Isolde Kostner. Due volte riesce a imporsi anche Stephan Eberharter, ma a distanza di 12 anni, tra Saalbach 1991 e St. Moritz 2003! Rahlves e Miller regalo gloria agli Stati Uniti.
Finalmente, nel 2007, l’Italia trova la sua prima medaglia in questa specialità al maschile ed è subito, clamorosamente, d’oro: a realizzare l’impresa è un carabiniere di 26 anni (all’epoca), da Colle Isarco, Patrick Staudacher. Non esattamente il favorito della vigilia, per l’Italia si puntava principalmente su Peter Fill. Ma tutti i grandi nomi toppano uno dopo l’altro: da Cuche a Svindal (oro in gigante e discesa, comunque), da Miller a Maier. “Staudi” beffa Fritz Strobl e l’eterno Bruno Kernen, per un podio impronosticabile alla vigilia. Patrick centrerà poi solo un risultato tra i migliori tre in Coppa, il terzo posto nel superG della Val Gardena 2009.
L’Italia si illumina ancora di immenso grazie ai trionfi di Innerhofer (argento in discesa e bronzo in combinata) a Garmisch-Partenkirchen 2011, il “suo” mondiale, e di Dominik Paris nel 2019. Nell’albo d’oro si trovano tanti grandi nomi austriaci, Reichelt e Kriechmayr gli ultimi, mentre Eric Guay, canadese, primo a sorpresa a St. Moritz 2017, è ancora oggi il vincitore più navigato in ambito maschile in ogni tempo e in tutte le gare, a 35 anni e 187 giorni.
Ted Ligety, infine, trionfa a Schladming 2013, edizione in cui sbancherà letteralmente collezionando altri due ori, in slalom e in combinata. Dopo di lui non c’è riuscito più nessuno. Ci prova a Saalbach-Hinterglemm 2025 Marco Odermatt, che ha a disposizione superG, discesa e gigante per riuscire nell’impresa.