Dominik Paris è stato il più veloce nel secondo allenamento ufficiale di Kvitfjell. L’azzurro ha chiuso con 44/100 sul veterano francese Johan Clarey e con 53/100 sullo svizzero Niels Hintermann. «Oggi è andata un po’ meglio – ha detto Paris -. Sono riuscito a essere abbastanza fluido sul tracciato. Le condizioni della pista sono migliorate, è un po’ più dura e ci sono dei bei passaggi, ma non sembrava molto più veloce. La neve è molto fredda non ti permette di fare troppa velocità. Non sarà facile la gara, perché con condizioni ottimali sono tanti gli atleti che possono fare risultato. proverò a tirare fuori il massimo della velocità e vedremo cosa succede».
Quarto tempo per Aleksander Aamodt Kilde, molto indietro Beat Feuz, 22° Matthias Mayer e 18° Marco Odermatt, i quattro che sono racchiusi da una manciata di punti e che si giocano la coppa di specialità insieme a Dominik Paris che però è distante 89 punti dalla vetta.
Decimo tempo per Matteo Marsaglia che spiega: «Si è lucidata la pista, c’era più appoggio, più bella da sciare. Con più velocità diventa più difficile, anche se rimane non difficilissima perché ci sono meno salti e movimenti del terreno rispetto al passato. E’ comunque una bella discesa e penso che diventerà ancora più veloce. Sono riuscito a mettere una marcia in più, sono arrivato al traguardo con dolore, ma non l’ho sentito mentre scendevo». Quindicesimo tempo per Mattia Casse, 24° Guglielmo Bosca, 49° Pietro Zazzi, 64° Emanuele Buzzi, 66° Nicolò Molteni.
Christof Innerhofer ha terminato 55° dopo la caduta in allenamento che ha provocato dolore al ginocchio. «Non è stato facile – ha detto Innerhofer -. Ho male al ginocchio, ho cercato comunque di attaccare, perché l’attacco è la miglior difesa, e non sarei riuscito a scendere altrimenti. Però facevo davvero fatica perché non riuscivo ad appoggiare bene la gamba sinistra. Il ginocchio è molto gonfio».