Erano pronti per scendere in pista martedì, dovranno attendere ancora un giorno.
Nel superG inutile nasconderlo, gli occhi dei tifosi italiani saranno soprattutto puntati su Dominik Paris e Christof Innerhofer perché uno arriva dalla vittoria in discesa, l’altro da due quarti posti e due quinti nelle ultime quattro gare di Coppa del Mondo. «Ma il successo è arrivato in discesa – spiega Domme – e in discesa al momento vado meglio che in superG. In superG non sono ancora al top, devo sistemare un po’ di ‘cose’. Già da Bormio mi sentivo bene, in fondo non mi sono dimenticato di come si scia, certamente non ho ancora la stessa sensibilità di quando sciavo prima dell’infortunio, ma la fiducia cresce giorno dopo giorno. Ho trovato le sensazioni, la velocità e mi sono divertito».
Inner è ancora lì a giocarsi le sue carte. «Quando c’è passione c’è tutto per andare avanti, e sono ancora qui per cercare, soprattutto di divertirmi. Ci credo sempre: a dicembre ho avuto un problema di materiale, che dopo Bormio ho risolto e i risultati sono arrivati. Non è arrivato il podio, ma non è un problema non mettere un terzo posto di Coppa del Mondo in più in bacheca, era importante avere buone sensazioni. La fiducia, quella non è mai mancata. La Vertigine? Certo, non posso dire di avere un buon feeling con la pista, e manco la conosco visto che ho fatto una ‘cavolata’ dopo cinque porte, ma quando sei al cancelletto di partenza, pensi solo a dare il massimo e anche a prenderti qualche rischio in più perché in un Mondiale è così, il quarto posto non conta nulla».