Neve e nebbia ad Adelboden, ma è soprattutto la visibilità a costringere gli organizzatori ad abbassare la partenza. Ma poco conta per Marco Odermatt; manche da meno di un minuto e più di secondo di vantaggio su tutti gli avversari. Nella gara degli altri il migliore è Stefan Brennsteiner a 1.04, seguito da Aleksander Aamodt Kilde a 1.15. La classifica diventa cortissima con la top ten in meno di mezzo secondo, tra loro anche Luca De Aliprandini: chiarimenti a porte chiuse dopo il post-Badia, lavoro sul materiale, aggressività giusta per il sesto posto parziale a 1.37. Tutti vicini si diceva: quarto Feller a 1.24, quinto Mcgrath a 1.34, settimo Windingstad a 1.39, ottavo Favrot a 1.42, nono Caviezel a 1.46, decimo Steen Olsen a 1.53, undicesimo Kristoffersen a 1.54, dodicesimo Zubcic a 1.55 e via di seguito sino a Radamus e Tumler, ventesimi con lo stesso tempo a 2.01. E c’è anche Alex Vinatzer nel gruppo, quindicesimo a 1.73, con il terzo tempo nell’ultimo settore, quello del muro finale. Più lontani Hannes Zingerle a 2.39 e Giovanni Borsotti a 2.50, entrambi comunque qualificati rispettivamente con il ventiseiesimo e il ventinovesimo tempo.
Out invece Filippo Delle Vita: addirittura meglio di Odermatt nel primo settore, ma si fa sorprendere da un dosso e finisce lungo.
Seconda manche alle 13.30.
Odermatt fa il vuoto a metà gara nel gigante di Adelboden. Riscossa De Aliprandini: sesto

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