Morzenti-Petrucci, pace fatta?

Il presidente del Coni a Val d'Isère

Manca un anno a Vancouver. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, fa visita alla squadra azzurra a Val d’Isère. E si confronta con il numero uno della Fisi, Gianni Morzenti. Non c’è mai stato grande feeling tra i due presidenti, almeno a livello di dichiarazioni. Oggi quasi un calumet della pace: «Ci sono state delle divergenze – commenta il presidente Petrucci – che sono normali divergenze di vedute. E’ chiaro che quando leggevo che gli allenatori non venivano pagati non ero contento: la Fisi è un pezzo importante del Coni». Anche Morzenti smorza i toni: «Mi sono sempre mosso perché la Fisi potesse avere maggiori risorse per operare al meglio, nulla più». Ma non cede nelle richieste: «Per avere maggiore visibilità servono i risultati, e per avere risultati bisogna avere gli strumenti necessari, magari per limare quei 5 centesimi che valgono una medaglia». Ma come sta la Fisi a livello sponsor? «Restano Fila e Audi sulle nostre divise. Credo che poi il nostro sponsor in futuro siano i diritti televisivi delle gare di Coppa del Mondo. Non vedo perché la Fisi debba essere co-organizzatore in una Fis Giovani dove si va in perdita e non in Coppa del Mondo dove si guadagna. Sarebbe folle che la Fisi diventasse organizzatore come fa l’Austria, ma almeno che possa avere un ritorno dalla gare che contano». E di Vancouver? «Non credo ci siano tagli – precisa il capo delegazione, Pagnozzi – l’hockey non si è qualificato, credo che il contingente azzurro sarà di 150 persone».

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