È bastata una prima (mezza) presenza a Mikaela Shiffrin ai Mondiali di Saalbach-Hinterglemm 2025 per scatenare un diluvio di record sul Mondiale di sci alpino n.48 della storia, seguita a ruota, però, da Lara Gut-Behrami.
L’americana del Colorado potrebbe aggiungere metallo su metallo anche sabato nello slalom singolo, intanto con l’oro nel Team Combined assieme a Breezy Johnson ha conquistato 8 titoli iridati in 5 specialità diverse, perché Shiffrin era già stata in grado di vincere in slalom (4 volte consecutivamente tra 2013 e 2019), in superG (2019), combinata (2021) e gigante (2023). L’unica atleta a riuscire in un’impresa simile (ma vincendo nelle 5 gare classiche, in più edizioni e più volte, ovvero discesa, superG, gigante, slalom e combinata) è stata la svedese Anja Pärson. Non solo: Mikaela sale sul podio per la settima edizione consecutiva di una rassegna mondiale, da Schladming 2013 a Saalbach 2025 e prima di lei ci era riuscito solamente un maschio, Kjetil André Aamodt, con 12 medaglie (5 d’oro) tra Saalbach 1991 e St. Moritz 2003. Ma Shiffrin in più può vantare almeno un titolo in tutte queste sette edizioni, come nessuno mai, uomini o donne non fa differenza.
Non è finita: il numero complessivo di medaglie iridate dice ora 15 per Shiffrin, esattamente come la tedesca Christl Cranz, che dominò la scena a metà degli anni ’30 del secolo scorso, quando però i Mondiali si disputavano a cadenza annuale. Sabato, nella slalom, Mika andrà per il clamoroso sorpasso.
Quanto a Lara Gut-Behrami, grazie all’argento conquistato nella combinata a coppie con Wendy Holdener, la ticinese si è spinta a ben 9 medaglie mondiali, quante ne ha conquistate un’altra leggenda rossocrociata, tale Pirmin Zurbriggen (e Wendy Holdener è a 8). Non è tutto: Lara è la prima atleta, uomini o donne non fa differenza, a essersi messa al collo una medaglia iridata ben 16 anni dopo la prima. Gut a Val d’Isere 2009 conquistò infatti due volte il podio (sempre seconda, a 17 anni!) tra combinata e discesa libera. Giovedì, in gigante, potrà rimpinguare ancora il proprio bottino.