Un passo dopo l’altro per tornare al vertice. Dominik Paris – intervenuto nei giorni scorsi sul canale Facebook della Fisi – prosegue il lavoro di riabilitazione, che va avanti senza intoppi, tanto che nelle ultime settimane il gigante della Val d’Ultimo ha cominciato a lavorare più intensamente dal punto di vista fisico. «Mi sento bene, ho fatto i controlli programmati e il ginocchio reagisce nel modo auspicato – spiega -. L’obiettivo è tornare al top facendo un passo alla volta: punto alle gare in Nordamerica di fine novembre».
Dominik Paris guarda con ottimismo al futuro, cercando di mandar giù il boccone amaro dello scorso gennaio, quando a pochissime ore dall’inizio del fine settimana di Kitzbuehel – il più atteso dai velocisti – è caduto e si è rotto il crociato. «Mi è dispiaciuto concludere la stagione in quel modo, alla vigilia di quell’appuntamento importante e in un periodo in cui stavo andando bene anche per la classifica generale – aggiunge -. Davanti a me ho altre soddisfazioni da togliermi, sia in Coppa del Mondo, sia ai Mondiali e alle Olimpiadi. Obiettivi? Non uno specifico, quando sono in gara penso solo ad andare forte».
E poi ha fatto un paragone tra il Paris all’esordio in Coppa del Mondo e il Paris di oggi, diventato un punto di riferimento. «Prima passavo più tempo a osservare chi avevo di fianco, ora mi piace mettere a disposizione dei più giovani compagni di squadra la mia esperienza – conclude -, prima imparano e prima diventano competitivi. In questi anni la discesa non è cambiata molto, qualche modifica è arrivata dai regolamenti e dai materiali, il livello di sicurezza raggiunto è soddisfacente, probabilmente l’unico aspetto da migliorare riguarda certe condizioni di neve che alcune volte mutano da un giorno all’altro e sono difficili da gestire».