La qualificazione ai prossimi Giochi Olimpici non è arrivata, amarezza e delusione. Per un’atleta che ha sempre lottato e che ha deciso di mettere la parola fine alla carriera di Julia Mancuso. Ieri l’americana ha deciso di ritirarsi e di farlo oggi, sulla Olympia delle Tofane di Cortina. Ha scelto le Dolomiti per la passerella finale e per scendere vestita da Wonder Woman. Un saluto al circo bianco e l’abbraccio con le compagne di squadra in fondo alla sua ultima gara di Coppa del Mondo. Il brindisi e l’addio, perché quella qualificazione ai Giochi non è arrivata.
LA CARRIERA – Diciotto anni di carriera, 399 pettorali in Coppa del Mondo, Mancuso è una veterana del circo rosa, «La Bode Miller dello sci femminile, un po’ crazy» ha detto Daniela Ceccarelli ai microfoni Rai. Ha esordito in Coppa a Copper Mountain, nel 1999 e il primo dei 36 podi è arrivato proprio a Cortina d’Ampezzo, nel superG del gennaio 2006. Sette le vittorie in Coppa del Mondo, cinque i podi ai Campionati Mondiali, con quattro medaglie olimpiche: a Sestriere, oro in gigante, a Salt Lake City argento in discesa e combinata e a Sochi, bronzo in combinata.
DIFFICOLTÀ A CAMMINARE – A sua agio sugli sci, affaticata nella camminata. l’americana di Squaw Valley, California, è nata con un problema alle anche, mai scomparso, che le ha sempre dato noia, tanto da obbligarla a una seconda operazione nel 2015. «Speravo di qualificarmi per i Giochi, ma le mie condizioni non me lo consentono – dice -, commenterò per la Nbc in Corea». Oggi ha indossato per l’ultima volta il pettorale, anzi, lo ha messo in mostra alle telecamere e poi lo ha gettato nella start area. La mamma intanto, si è lasciata andare con un lungo pianto nel parterre di Cortina.