Ferdinand arriva sparato all’arrivo, sta per iniziare la flower ceremony dello slalom di Wengen. Vinto da Marcel Hirscher che mette l’ennesimo sigillo in Coppa del Mondo e sigla la 53° vittoria nel massimo circuito mondiale. Ancora una volta le parole non basterebbero per descrivere la sua sciata, la sua determinazione e la sua lucidità nel gestire ogni situazione. Gestione che non vuol dire controllare, ma sapere interpretare ogni singolo passaggio, dosso e difficoltà. Lo spiega in due parole Stefano Gross: «Cosa fa Hirscher? Si ficca giù e vince». Punto. A capo. Questa volta sul podio di Wengen non c’è Michael Matt, al secondo posto c’è il norvegese Henrik Kristoffersen che non riesce più a vincere. Secondo e un’altra lezione presa da Hirscher con i 93/100 accusati. Terzo gradino del podio per Andre Myhrer, a 1″72, arretrato di una posizione.
SVIZZERA, FESTA A METÀ – La Svizzera è andata vicino al grande colpo: Ramon Zenhaeusern con una grande seconda manche rischia di andare sul podio, ma per pochissimi centesimi deve accontentarsi del quarto posto, a 1″81 da Hirscher.
GROSS RECUPERA, MA È DELUSO – Stefano Gross recupera cinque posizioni, chiude al settimo posto, a 3″09, un risultato salvato nella seconda manche. Un piazzamento che però lo fa tornare a casa con tanto amaro in bocca. «Non un buon risultato, il piazzamento non male, ma prendiamo tre secondi e questo non va bene – dice -. Non ho ancora quella fiducia che ho in allenamento, non è una gara positiva. A me piace tantissimo questo ghiaccio, ma quando non spingi il feeling viene a mancare».
DODICESIMO MOELGG – Dodicesimo posto per Manfred Moelgg, a 3″74 che torna a casa con qualche sensazione positiva. «Sono abbastanza buone a tratti, lo so che io, ma anche voi (giornalisti, ndr) vi aspettate qualcosa di più – dice -. Non viene tutto facile come vorrei, nel muro dove siamo i migliori faccio fatica, ma già da Levi lo sapevo, ho fatto poco ripido, ma guardo avanti con fiducia».
RICCARDO TONETTI – Peccato per Riccardo Tonetti che sbaglia e perde tante posizioni. Conclude al 24° posto, a 11″. «Purtroppo porto a casa pochi di punti di Coppa del Mondo, quelli che servivano – dice -. Ma vado a casa con la consapevolezza di poter stare nei dieci, fino al terzo intermedio mi era andata bene, poi ho avuto un po’ troppa foga. Manfred mi ha detto che potevo anche risparmiarmi un po’ su quelle porte».
AGGIORNAMENTO DEVILLE – Cristian Deville intanto è tornato al Falken, ha effettuato i primi accertamenti a Wengen, al centro traumatologico, trasportato a bordo dell’elicottero. La spalla non dovrebbe avere nulla di particolare, il ginocchio destro invece fa male. Zoppica nella hall, ora farà altri accertamenti: «Il collaterale fa male».