Lasciamo Levi con un 17° posto di Martina Peterlini. Per il resto zero totale. Va bene che lo slalom azzurro femminile tribola da tempi lontani oramai (ultimo podio Manuela Moelgg nel 2011), ma dai ragazzi delle porte strette non ci si aspettava una prestazione del genere. Invece nessuno qualificato nella seconda frazione: non succedeva dal 2002. E’ vero che siamo alla prima gara di una lunga stagione, è vero che Vinatzer stava sciando forte (e condividiamo da sempre il pensiero del coach Del Dio che è l’unico con il podio nelle gambe), è vero che il sempiterno Gross ha mancato per due centesimi la qualifica, ma oggi sul nevi finlandesi di Levi il piatto piange per davvero. Tommaso Sala non è mai entrato in gara, mentre non sono riusciti ad accedere alla seconda sessione Tobias Kastlunger, Tommaso Saccaridi e dicevamo Stefano Gross. Sabo, che fa benissimo a non mollare, dal momento che è ancora in grado di togliersi delle soddisfazioni, si è classificato 31° sfiorando per un’inezia la qualifica. Alex Vinatzer? E’ partito forte, deciso. Purtroppo il gardenese del ’99 ha sempre quella sciata così troppo rischiosa da commettere un erroraccio da un momento all’altro. Reduce da uno sfavillante 5° posto a Soelden in gigante dietro ai mostri norvegesi, Alex comunque è l’unico che ha fatto veder un parziale come si deve. «Ma non basta un pezzo bene. Conta la casella zero oggi. E’ andata male, niente scuse, anche perchè il programma di avvicinamento svolto fino alla gara è stato ottimo e ci siamo preparati come gli altri. Il livello generale? Pazzesco, ma fidatevi, noi non siamo quelli visti oggi», afferma uno schietto e lucido come sempre Simone Del Dio, responsabile del team.
Oggi è stata una sconfitta sonora anche perchè da dietro ci si qualificava eccome. La speranza è che sia stato un caso e che da Gurgl e Alta Badia si possa subito vedere un riscatto da parte di tutti. Speriamo che sia solo un colpo di coda dalla passata stagione dove sul podio non ci siamo mai saliti. Ricordiamo che l’ultimo podio in slalom risale in Coppa del Mondo a quattro fa ad opera di Giuliano Razzoli che ha abbandonato l’attività agonistica (in un grande evento invece Alex Vinatzer bronzo iridato a Courchevel 2023). Non si può parlare di crisi a novembre intendiamoci, ma è necessario correre ai ripari: fra una settima la Coppa del Mondo delle porte strette torna in Tirolo sopra il Passo del Rombo. Coraggio azzurri allora, forza!