COURCHEVEL – Non si respira tensione nel lussuoso albergo di Courchevel che ospita la squadra maschile azzurra. O almeno non viene percepita di primo acchito. Non sappiamo se per arrendevolezza, se per invece sicurezza, o in altra maniera per scaramanzia, per sfatare insomma quelle vigilie tese e frastornate. Domani c’è il gigante dei Campionati del Mondo per gli azzurri, una gara che non vede i nostri affatto favoriti. Una stagione balorda quella dei ragazzi delle porte larghe, con la solita nota positiva di Filippo Della Vite. Ma per dirla con il coach Peter Fill «bravissimo per quanto sia stato il nostro 2001, non dobbiamo dare per scontato che sia a priori da podio». Ed è normale che sia così aggiungiamo noi, dal momento che ci manca che debba essere Della Vite a portare la croce di questa disciplina oggi così sgangherata. Un’annata agonistica povera di risulati, con solo Superpippo affacciarsi alla top ten ad Adelboden con un 11° posto.
Ma domani è un altro giorno. Come nella vita, come nel lavoro, anche nello sport una nuova alba può portare qualcosa di diverso. Non crediamo nei miracoli, ma non dobbiamo nemmeno convincerci che i nostri atleti sulla carta più competitivi, abbiano disimparato a fare le curve come si deve. Ce lo spiega Walter Girardi in merito a Luca De Aliprandini: «Luca non è qui per fare la comparsa. Abbiamo lavorato sodo sui nostri errori, dalla tecnica alla scelta del set-up sui materiali riprendendo il modello di sci della passata stagione. Sarà della partita, poi non chiedetemi dove arriverà. Certamente non qualificandosi a Schaldming abbiamo toccato il fondo, ma subito abbiamo voltato pagina per essere domani al meglio della condizione tecnica e mentale. Luca due anni fa si è messo al collo l’argento mondiale a Cortina, quest’anno partiva fra i top sette al mondo. Non parliamo insomma di uno sconosciuto, di una meteora. Un momento difficile ci può stare e siamo pronti al rilancio».
I ragazzi si dedicano a qualche esercizio in palestra nel pomeriggio. Poi i massaggi di rito, qualche seduta video. E riposano. Domani c’è da aprire il gas dalla prima all’ultima porta sulla Eclipse di Courchevel. Arriva Peter Fill. Sereno, disteso, parla a ruota libera di Filippo Della Vite: «Pippo ha fatto una grande stagione. Non tanto per i risultati, che sono ottimi intendiamoci, ma perchè è cresciuto, sta maturando, si sta avvicinando ai primi. E’ giovane, ma ha il passo giusto per arrivare davanti in poco tempo. Ha voglia di apprendere, di lavorare. E’ stimolante lavorare con lui. Domani? Non dobbiamo avere l’ansia da prestazione per le medaglie, è al primo Mondiale e caricarlo di tensioni è sbagliato». Domani al via ci sarà anche lo slalomista Alex Vinatzer. Quindi Giovanni Borsotti. Ancora Peter, che da atleta ricordiamo ha vinto tre Coppa del Mondo di specialità: «Speriamo sia la volta buona, che concretizzi quello che fa vedere in allenamento. Ad esempi in parziali di gara è spesso con i primi, ma pecca in continuità. Tuttavia mi aspetto tanto da Giovi».
Prima manche ore 10, seconda 13.30. 100 i ragazzi impegnati sulla Eclipse. Il primo ad aprire le danze sarà Odermatt, poi Kristoffersen, Schwarz, Meillard, Feller, Pinturault e Kranjec. Assenti gli infortunati Braathen e Mcgrath. De Aliprandini numero 11, Della Vite 19, Borsotti 24, Vinatzer 36.