Federica Lani è nata a Domodossola, dove ha vissuto fino a due anni fa. Poi la decisione di trasferirsi a Falcade per proseguire con lo Ski College. A febbraio compirà 18 anni, è al secondo anno Aspiranti.
Differenze tra i due luoghi?
«In Veneto la logistica è migliore, è tutto più vicino e non ci sono tempi di trasferimento. Sono in convitto e ho tutto a portata di mano».
Hai faticato a lasciare casa?
«Un po’ sì, come è normale che sia perché ho lasciato scuola e amici. Inoltre ho cambiato indirizzo scolastico e salutato Massimo Caramello, il mio ex allenatore che mi aveva seguito nei Children e con cui mi trovavo bene».
Ora chi ti segue?
«Lavoro con Mattia Turra, un altro tecnico con cui ho instaurato un ottimo rapporto».
Come sta andando questa stagione?
«Direi bene, siamo partiti con obiettivi abbastanza alti. Lo scorso anno ho acquisito sicurezze e ora si punta in alto: stiamo procedendo bene in vista dei mesi più importanti».
Gli Italiani Aspiranti saranno nella vicina San Pellegrino. Ci fai un pensierino?
«È una pista che conosco bene e punto sul gigante e sulla velocità, che ho scoperto lo scorso anno e mi piace un sacco. Voglio puntare al podio».
A proposito di velocità, come hai vissuto gli ultimi giorni di Lindsey Vonn?
«Fin da piccola l’ho sempre vista con occhi particolari. Diventare come lei sarebbe fantastico, è un’atleta che mi ha trasmesso tante emozioni».
Chi prenderà il posto dell’americana?
«Questa domanda è davvero difficile, non lo so».
Torniamo alla tua preparazione, come gestisci il lavoro atletico?
«Sono seguita da Gualtiero Guenza che cura anche le tabelle di Valentina Greggio e della nazionale di sci d’erba. Lui però è di Domodossola, in estate lavoriamo insieme, poi mi dà i programmi quando a settembre mi sposto a Falcade».
Il rapporto con Salomon?
«Da sempre utilizzo i loro materiali, anche durante il passaggio da Children a Giovani non ho sentito il cambio di raggio. Subito un buon feeling, con sci davvero performanti».