L'Alta Corte del Coni vuole vederci chiaro

Parte il procedimento sportivo. E le scelte Fisi ora saranno legittime?

Oggi si è riunita a Roma l’Alta Corte di Giustizia del Coni per discutere i ricorsi del Sai Roma. Un primo ricorso, presentato il 25 febbraio, è stato “dichiarato estinto per sopravvenuto difetto di interesse”, come scritto nel comunicato stampa del Coni. Cosa significa? Che questo primo ricorso, essendo stato riaperto, viene rivalutato dalla stessa procura federale Fisi, che in un primo momento invece aveva chiuso ogni argomentazione. Il secondo ricorso sulle irregolarità dell’assemblea federale che ha eletto Giovanni Morzenti invece era stato nuovamente formulato in data 18 marzo. L’Alta Corte del Coni ha deciso di disporre, sempre parafrasando il comunicato Coni, “l’espletamento di istruttoria”, ossia si apre un processo sportivo sulla questione. Adesso inoltre, anche i Consiglieri federali sono stati convocati a Roma per testimoniare sui fatti. Vedremo. Si dovrà aspettare  qualche settimana, almeno fino a dopo Pasqua. Tuttavia quello che per la Fisi sembrava un elemento da non essere preso  in considerazione, l’Alta Corte di Giustizia del Coni ha deciso di procedere. Si va avanti insomma, ma una domanda è d’obbligo? Le scelte sul futuro direttore tecnico, sugli allenatori e sulle squadre saranno scelte legittime visto che è aperto un procedimento sportivo? E se poi saltasse tutto?

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