La rivoluzione 'gandhiana' di Franco Carraro

Accordo con i Comitati CdM, tagli solo amministrativi, elezioni entro marzo

Rivoluzione Carraro. Pacifica e serena certamente, quasi ‘gandhiana’, ma comunque schietta e decisa, per certi verso anche traumatica, nel senso di rottura, frattura, lacerazione con il passato. Da poco nella sede della Fisi nei palazzi milanesi del Coni a Milano si è conclusa la seconda conferenza stampa del Commissario starordinario Franco Carraro, convocata insieme ai vice Commissari Cristina Rossello e Vincenzo Parrinello. Pronti via, subito una novità significativa. Finalmente si chiude la quadra sulla questione dei rapporti Fisi-Comitati organizzatori Coppa del Mondo. Finalmente. Ecco un primo ed importante segnale della ‘rivoluzione’. Dopo anni di contrasti, appelli, litigi e lettere tanto stucchevoli quanto minatorie, siamo arrivati ad una soluzione. C’è bastato poco, a dire la verità. Eccolo Carraro: «Le località italiane che ospiteranno gare di Coppa del Mondo dovranno retrocedere alla Fisi il 40% dei diritti televisivi. Stiamo parlando di chi organizza due gare maschili, invece si scende al 35% se si organizzano due femminili o una maschile. Inoltre ai Comitati regionali Fisi andranno o il 3% o il 2,6%, ma non a fondo perso. Le realtà regionali dovranno stabilire programmi volti alla promozione di attività giovanili. Inoltre chi organizza gare di CdM dovrà garantire alla Federazione ospitalità per gli alteti e per i mani sponsor e anche per attività seminariali. Inoltre garantire con il massimo della professionalità pendii di allenamento, garantendo il massimo sostegno per i nostri team. Abbiamo trovato un accordo, importante non solo per casa nostra, ma anche per essere più credibili con l’esterno. Ad inizio agosto parlavo di questo proprio con Gianfranco Kasper, del fatto che una Fedrazione così autorevole non può non risolvere questioni così importanti. L’Italia ad esempio ha perso alcune gare nel prossimo inverno. Sarà anche vero che vi sono nuovi mercati, ma noi siamo un paese alpino di grande tradizione». Non è finita. Poi c’è la questione finanziaria. «Il Coni per la prima volta ha effettuato dei tagli vista la situazione economica. Io ho voluto approvare il budget che aveva già approvato il Consiglio federale poi decaduto, ma allo stesso tempo con l’azione dei Vice Commissari inizieremo a verificare la possibilità di tagli. Una cosa deve essere chiara, tagli solo sul discorso amministrativo, le attività sportive non subiranno nessun restringimento». Prima gli atleti, poi il resto insomma. Fra le cose che colpiscono del nuovo ‘tridente’ a guida provvisoria, è la determinazione di fare le cose in estrema chiarezza. Lo capisci dal costante dialogo con la stampa. «Prolungare il commissariamento? Ma state scherzando, sarebbe ridicolo. Questi tempi hanno bisogno di scelte forti e le scelte significative devono essere fatte da organismi eletti democraticamente. Entro marzo avremmo intenzione di fissare le nuove elezioni, anche perchè entro il 10 aprile bisogna presentare in Fis le candidature per le nuove elezioni del Consiglio Fis». E poi la questione delle Commissioni: «Oltre ai presidenti, decadono anche i membri delle Commissioni che non sono tecnici. Scelta fatta anche per garantire la giusta neutralità in un periodo elettorale».

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