La soddisfazione del mattino, si trasforma in una cocente delusione. Federica Brignone non riesce a mandare giù il boccone amaro ed è una furia dopo il gigante parallelo di martedì. Sesto posto per la carabiniera, eliminata da Marta Bassino ai quarti di finale, dopo essere stata davanti nella run iniziale. «La gara più ingiusta e assurda della storia. Sono nera e mi sono lamentata parecchio perché una cosa così non l’ho mai vista. Chi nella prima discesa scendeva sul percorso blu, si trovava poi avvantaggio in quella rossa».
In zona mista si ferma il tempo necessario, non un secondo di più, per esprimere tutto il suo disappunto sulla gara che ha regalato la prima medaglia all’Italia. «È bellissimo che sia arrivata la medaglia, però a me dispiace per la mia gara e per tutte le atlete che oggi si sarebbero giocate una medaglia: non è giusto. Questa era una gara dei Campionati Mondiali, non una gara del cavolo: sono talmente arrabbiata che non so se mi passerà».
Federica Brignone ha una sola occasione per raddrizzare un mondiale avaro di soddisfazioni e una stagione in cui non ha ancora vinto. È il gigante di domani: nelle gambe ha una medaglia, servirà però una prova di carattere per voltare pagina.