La delusione degli azzurri dopo il superG

Live – Fill: «Non va bene così, soffro piani e neve morbida»

Che batosta. Una gara da dimenticare per gli azzurri oggi in Val Gardena sulla Saslong. Mai in gara, sempre in ritardo. Colpiti e abbattuti dalle traiettorie e dalla sensibilità dei Feuz, dei Miller, degli Jansrud e degli Svindal. Affondati nel morbido della Saslong, ma nemmeno poco reattivi quando c’era da assecondare le asperità del Ciaslat, sulla carta parte tecnica ed idonea alle nostre caratteristiche. Peter Fill è il migliore, ventiduesimo. Magra, anzi magrissima consolazione. ‘Pietro’ è appoggiato alla transenna che divide la finish area degli atleti con il corridoio dei giornalisti. Fill non è arrabbiato, ma deluso. Non si da pace, ma nemmeno per vinto: «I distacchi non sono alti, ma questo non deve essere assolutamente una giustificazione. Oggi proprio non ci siamo, non sto attraversando un grande momento. Sul morbido, sul piano, faccio fatica. Non so perchè, non sappiamo il motivo. Ci alleniamo anche in queste condizioni, ma non troviamo le motivazioni di questa difficoltà oggettiva. Va bene che oggi vengono premiati gli scorrevoli, ma ti senti un pò scoraggiato quando vedi un Miller o un Feuz che vanno forte sempre, in ogni condizione, morbido o duro, facile o ripido. Non mi basta sapere che da Bormio arrivano piste più adatte a me, devo riflettere, capire e sciare bene anche su pendii del genere». Christof Innerhofer guarda avanti: «Penso alla discesa, voglio rimanere positivo, oggi sono troppo indietro. Il mio regalo per il compleanno di domani? Una gara nei top ten e magari una bella bionda, o anche mora dai». Arriva Matteo Marsaglia: «Non mi voglio accontentare, ma visto questa neve e questo pendio…». E i più giovani. Ancora più indietro, ancora più delusi. Domani è un altro giorno per fortuna. Forza ragazzi.

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