ALTA BADIA LIVE – Esulta, si scatena davanti alle telecamere. Il re della Gran Risa, atto primo, è il norvegese Henrik Kristoffersen. Una gioia incontenibile e lecita, per un atleta che più volte è stato messo in discussione all’interno della sua nazione, tanto da tenere in bilico anche il team privato. Il Norge invece cancella il passato, in Alta Badia si prende la ventitreesima vittoria della sua carriera, tornando a vincere a distanza praticamente di un anno (ultimo successo il 31 gennaio 2021). Era però uno slalom, a Chamonix, mentre per trovarlo sul gradino più alto di un gigante bisogna fare un salto al dicembre 2019, quando si aggiudicò sempre il gigante sulla Gran Risa.
Buoni segnali già nella prima discesa per Henrik; nella seconda nessun calcolo, terzo tempo parziale e leadership provvisoria. Via via vanno tutti dietro e vince. Un po’ a sorpresa, inutile girarci intorno; sulla Gran Risa tutti erano pronti ad assistere all’ennesimo duello tra lo svizzero Marco Odermatt e il francese Alexis Pinturault. Il primo è rimasto in gara fino all’ultimo, il secondo invece si è trovato a inseguire fin dalla prima manche.
Lo svizzero Odermatt non vince ma sale comunque sul podio. Muove la testa su e giù, quasi a dire “sì, bene così, ho fatto punti anche oggi”. Come dargli torto. Con un Alexis Pinturault solo quindicesimo, oggi l’elvetico ha fatto un passo gigante in classifica generale e in quella di specialità.
Poi c’è il capitolo Austria, con il funambolico Manuel Feller che sale sul terzo gradino del podio e conferma il risultato di una settimana fa in Val d’Isère. E poi c’è il nuovo nome: Patrick Feurstein, 25 anni del Vorarlberg, miglior tempo nella seconda manche e quarto a fine gara. Un recupero spettacolare, era 27° dopo la prima discesa, è arrivato ai piedi del podio, a 58/100 da Kristoffersen.
Il numeroso pubblico, tornato a riscaldare i parterre di Coppa del Mondo, ha fatto un tifo enorme all’azzurro Luca De Aliprandini (e a dire il vero anche a Filippo Della Vite), ma non è bastato. Il trentino con il dodicesimo tempo parziale è rimasto al quinto posto. Niente podio, ma comunque un’altra prova importante che conferma i passi avanti fatti nella disciplina e la costanza di rendimento. Bravo Luca, l’unica luce in una giornata piuttosto oscura per i colori azzurri. Oltre al trentino, l’unico a centrare la qualifica nella seconda manche era infatti stato il bravo Filippo Della Vite, partito con il 50 e qualificato con il ventunesimo tempo. Per lui una gara all’attacco, senza fare calcoli, con annessa uscita di pista.