Intanto niente Argentina per la nostra migliore atleta in gigante e slalom
Capitolo Irene Curtoni. Capitolo difficile, delicato, problematico. Stiamo parlando della nostra atleta più forte in slalom e gigante, la nostra ‘punta di diamante’ delle discipline tecniche in Coppa del Mondo. Per l’azzurra niente raduni atletici e sciistici con la squadra nazionale in questa parte di preparazione: il problema alla schiena non è affatto passato nonostante cure fisioterapiche, esercizi riabilitativi, terapie.
ANCORA TROPPI PROBLEMI – Cosa ha Irene Curtoni? Anzi, cosa non ha la campionessa della Valgerola? Non ha un disco fra due vertebre nella zona lombare, e ciò è un problema di non poco conto. Operarla? I dottori specialisti dicono che nel caso di una atleta agonista di alto livello l’operazione in questo caso non andrebbe assolutamente a migliorare la situazione. Va bene, ci crediamo. E allora? E’ necessario correre tuttavia ai ripari, Irene non sta bene (come sciatrice) e non possiamo perdere una ragazza che sugli sci va forte, visto anche il periodo di magra nel settore femminile.
ECCO IRENE… – Interviene l’azzurra: «E pensare che almeno oggi riesco a fare una vita normale, qualche settimana fa avevo problemi anche a chinarmi. E adesso? E’ ancora presto parlare di sci, di allenamenti sulla neve. In Argentina? Impossibile, o quasi. Non ho ancora messo gli sci. Forse in agosto, forse a Les 2 Alpes, dove trascorro gran parte dell’estate e dove può contare sul papà-allentore Luciano». Ricordiamo Irene nella conferenza stampa dei Mondiali di Schladming prima delle gare iridate. Faceva fatica a stare seduta. Poi gareggiò, ma la condizione era davvero precaria. Quindi a fine stagione il riposo, le cure a Milano agli ordini della Commissione Medica FISI, qualche miglioramento. Ma ancora troppo poco per ritornare a sciare, ad allenarsi, a primeggiare. Il momento è delicato. Irene ha una grande voglia di recuperare, ritornare, gareggiare, essere fra le migliori. Non ha perso l’entusiasmo, la pazienza, la voglia. Anche se è dura. Noi facciamo il tifo per Irene. Fare attenzione: non bisogna perderla.