Innerhofer, un podio di rabbia

Nonostante il terzo posto Inner è infuriato per la retrocessione di domani

Un podio che vuol dire tutto ed ha un grande valore. Un terzo posto di rabbia, per la ‘punizione’ di ieri, di testa, per quella forza che solo i campioni hanni di reagire sempre, e di classe sopraffina, per una sciata così efficace. E si, perchè quando è necessario fare le curve a 100 all’ora, sciare ad alte velocità, tirare lo spigolo, Christof Innerhofer è il numero uno. O quasi. Stelvio, Lauberhorn, Beards of Prey e adesso la Streif, podio su tutte le ‘classiche monumento’. Oggi Svindal ha vinto anche perchè sui piani è andato come un treno, ma ‘Inner’ prepara già per domani la rivincita.

IL CAMPIONE DEL MONDO NON CI STA  –  Eccolo Innerhofer: ‘Sono contento per questo terzo posto, oggi sono partito determinato più che mai. Ieri? Mah, incredibile. Hanno cambiato idea in pista’. Infatti ‘Inner’ dopo aver ricevuto da un commissario il ‘via libera’ è stato poi fermato dalla ‘bandiera gialla’ di Helmuth Schmalzl della FIS. Si è rialzato e poi fermato, ma troppo tardi per la giuria che domani lo farà partire con il 45 e lo ha anche multato. Intanto nel parterre sembra che l’iridato abbia attaccato la FIS per questa decisione durante un’intervista alla televisione tedesca. Aspettiamo comunque la conferenza stampa del dopo gara.

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