Innerhofer, due giorni al buio

Riposo assoluto e 'Inner' scherza: «Almeno non arriverò stanco in Canada»

Christof Innerhofer è tornato a Gais. Siamo riusciti a metterci in contatto telefonico con l’iridato, che ci è sembrato su di giri. Saranno necessari due giorni al buio nella sua camera, prassi normale dopo i traumi cranici. Poi altri quattro di riposo ed infine una visita neurologica per poter riprendere ad allenarsi e volare in Canada. Ecolo ‘Inner’, che ci scherza anche su: «La cosa più importante è la salute, quindi appena ho capito di non essermi fatto qualcosa di significativo, ho tirato un sospiro di sollievo. Ora sto meglio, ho ancora un po’ mal di testa, ma credo sia normale dopo un impatto così violento. Mi sono impuntato e di conseguenza ribaltato. Il ginocchio? Solo una contusione per fortuna. Adesso due giorni al buio, così mi riposerò bene e dormirò. Sicuramente non arriverò stanco in Canada e alle prime gare veloci…».

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