In pista a Lech con le nuove regole: Shiffrin e Schwarz assenti. Brignone: «La partenza è fondamentale»

È l’unico parallelo rimasto nel calendario di Coppa del Mondo; l’altro è quello dei Mondiali di Cortina d’Ampezzo del prossimo febbraio. Si torna in pista a Lech, con un nuovo regolamento che prevede l’utilizzo degli sci da gigante, in mezzo a porte tracciate a una distanza tra i 16 e i 20 metri. C’è una gara di qualificazione la mattina, poi la fase a eliminazione del tardo pomeriggio, sotto i riflettori. Domani – giovedì – tocca al settore femminile reduce da Levi, venerdì invece agli uomini. A differenza del passato, solo i primi 16 classificati al termine delle due run di qualificazione (pista rossa e pista blu) passeranno il turno: la metà rispetto ai 32 del passato. 

Dalle 17,45, in diretta televisiva su Raisport ed Eurosport, via al tabellone tennistico, ma questa volta tutto su doppia run, in modo da garantire una gara più equa, o almeno provarci. Vi ricordate i problemi del passato, quando gli atleti che scendevano o sulla blu o sulla rossa erano avvantaggiati? Ecco, ora fin dagli ottavi di finale ci saranno due run. Così entrambi i concorrenti potranno gareggiare su entrambe le piste. Stessa formula ovviamente anche per i quarti, per le semifinali e le finali. 

©Agence Zoom

Il parallelo di Lech, spostato di due settimane a causa della mancanza di neve, assegnerà punti per la Coppa del Mondo generale, ma nessuno per le classifiche di specialità. Sono diversi i forfait annunciati, molti per colpa del Covid-19. Oltre agli svizzeri Odermatt, Murisier e Meillard, che hanno dichiarato la loro positività al virus nei giorni scorsi, nelle ultime ore ha confermato la sua assenza anche l’austriaco Marco Schwarz, anche lui positivo al Covid. Non sarà al cancelletto di partenza neppure Mikaela Shiffrin, che ha deciso di saltare l’appuntamento austriaco per concentrarsi sull’allenamento e fare ritorno in pista forse a Sankt Moritz, che nel frattempo ha ricevuto dalla Fis il via libera per le gare del 5 e 6 dicembre. 

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L’Italia schiera ben 11 atleti, nove donne e tre uomini. Sono presenti Marta Bassino, Federica Brignone, Nicol Delago, Lara Della Mea, Sofia Goggia, Roberta Melesi, Martina Peterlini, Laura Pirovano e Marta Rossetti e poi Luca De Aliprandini, Giovanni Borsotti, Roberto Nani e Hannes Zingerle. «Sono stati due giorni di buon allenamento specifico, con il cancello in partenza naturalmente, ma non con la sfida one-to-one, come sarà in gara. Troppo rischioso nel training, perché capita spesso di uscire e quindi è meglio evitare – dice Federica Brignone -. La disciplina è una sfida diretta, breve, che piace al pubblico. Onestamente, se penso a discipline come la discesa, il superG e il gigante stiamo parlando di un’altra cosa. Diciamo che è il parallelo somiglia più ad un gioco, nel quale però conta tantissimo la partenza e bisogna essere molti presenti sin da subito perché non c’è nessun margine per fare errori». Alla vigilia racconta le sue impressioni anche Marta Rossetti: «Ci sarà da divertirsi con le due run. Per me è la prima volta in un parallelo di Coppa del Mondo e voglio davvero accedere alle Finals del pomeriggio. Gli ultimi due giorni di allenamento a Livigno sono stati molto buoni, abbiamo provato diverse situazioni tecniche e tattiche». 

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