Impegno, determinazione, entusiasmo

San Benedetto Live – Un'altra intensa giornata di allenamento per i C&B

Infaticabili, instancabili, mai domi. Un’altra giornata di allenamento poliedrica a San Benedetto del Tronto per la squadra azzurra C&B. La sveglia all’Hotel Sporting, il quartier generale degli ‘azzurrini’, suona alle 6.30. Quindi la ricca colazione predisposta con la solita cura da Nino e la sua ‘banda’. Poi si parte. Questa mattina tre ore in palestra dedicate alla forza resistenza di base attraverso un circuito con nove stazioni. Al pomeriggio, trasferimento naturalmente in roller e non in pulmino, tutti in spiaggia. Doppia attività: due ore di canoa e un ora di beach volley, prima di chiudere la giornata agonistica davanti al mare con una celere seduta di stretching defaticante. C’è entusiasmo in squadra. Un gruppo giovane ma unito, desideroso di crescere velocemente. Questa è l’impressione che ci siamo fatti sulla costa marchigiana nel vedere all’opera i C&B. Giovani ma responsabili, ognuno con i propri sogni e le proprie speranze. E ognuno, ovviamente, anche con i dubbi e le incertezze di una carriera in procinto di sbocciare definitivamente. Ma quello che più colpisce dei ragazzi di ‘FuturDevid’, quaggiù agli ordini di Thomas Valentini e Daniele Simoncelli, sono tre cose, che se vanno di pari passi saranno conseguenza di grandi successi: impegno, quasi allo sfinimento, poi determinazione, ovvero quella voglia applicarsi con testa, gambe e cuore, infine entusiasmo, che si respira in tutti i momenti di queste infinite giornate marchigiane.

DIECI GIOVANI LEONI – C’è Henri ‘Cavendish’ Battilani, che oggi ha sprintato anche in canoa ‘regolando’ i suoi avversari, e poi ha lottato con il cuore nel match di beach volley. C’è Carlo Beretta, dimagrito e con le braccia bicolori da corridore, che sembra un po’ il professore del gruppo per l’impegno che ci mette a fare ogni attività. C’è Giordà Ronci da Roma, che smania, che si morde le mani e l’anima, che ha una voglia di emergere e spaccare il mondo. C’è il vice campione del mondo Alex Zingerle, abbronzato e tirato, fisso con il RayBan e con una brillante spavalderia più da marinaro che da badiota. C’è il minuto e sveglio Daniele Sorio, con quella cicatrice gigante sulla schiena che racconta mesi bui da sconfiggere subito a suon di traiettorie giganti. C’è Michael Eisath, preciso, solido, statutario. C’è Guglielmo Bosca, allo stesso tempo funambolo e nobiliare, tipo di classe e tipo da playa, maestro di slackline e backflip. C’è Pietro Franceschetti, uno che sa quello che vuole determinato ed equilibrato, che è un po’ il ‘Blardo’ del gruppo (parliamo del petto e per l’amore per lo squat). C’è Matteo De Vettori, con quegli occhi fieri e felici di aver recuperato da un brutto infortunio e pronto a nuove e affascinanti sfide. E C’è Davide Da Villa, il più piccolo, in senso di età, e il più silenzioso. Quel silenzio però intelligente, che è attenzione e desiderio di apprendere da chi ha più esperienza. (sulle pagine Facebook di Race Ski Magazine seguite le fotogallery live da San Benedetto)
 

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