Il viaggio di Gianlorenzo Di Paolo. Quello dall’Abruzzo al Veneto, quello dalla provincia di Chieti alla nazionale italiana di sci, quello di questa interminabile stagione che lo ha visto protagonista nei confronti serrati del Gran Premio Italia con gli AOC Lorenzo Bini e Corrado Barbera. E il viaggio jn bicicletta, perchè Giangi ama il ciclismo e pedalare. Suo padre Bruno ha corso fino alla categoria Dilettanti e anche lui da piccolino si è cimentato in qualche garetta prima di scegliere definitivamente la neve.
TRE ANNI FRA SKI COLLEGE E COMITATO VENETO – Giangi, classe 2001, ha gareggiato a Roccaraso in forza al Sai Napoli Vulcano Ski Race alla corte di Ferdinando Fossati con cui ha primeggiato. Al primo anno Aspiranti il passaggio nel bellunese a Falcade allo Ski College per la quarta superiore, dal momento che era un anno avanti a scuola. Una stagione con Mattia Turra nel club dove ha conosciuto e fatto amicizia con Giovanni e Alessandro Franzoni, poi l’ingresso in Comitato Veneto sempre difendendo i colori dello Ski College con Moritz Micheluzzi. «Si, è stato un lungo viaggio. Nei Children con il Vulcano iniziavo a mettermi in mostra a livello nazionale e poi a livello regionale ed interappenninico mi sono tolto diverse soddisfazioni. Nei Giovani ho cambiato completamente vita allo Ski College Veneto e in Comitato regionale. Ho iniziato un percorso in solitaria non vivendo più con i miei genitori; poi c’è stato un approccio differente allo sci, dettato anche dal cambio di categoria», fa sapere Di Paolo. Con Micheluzzi un rapporto particolare. «E’ stata la mia guida in Veneto, mi raddrizzava quando non ero sulla retta via. Non solo tecnicamente, ma anche di testa. Anche questa stagione, nonostante abbia difeso i colori delle Fiamme Gialle, mi sentivo spesso con Moritz».
LA STAGIONE DELL’INGRESSO IN SQUADRA AZZURRA – Dopo tre anni fra club e comitato, questo inverno ecco la Finanza. Agli ordini di Roberto Griot e di Cristian Deville. Con il Re di Kitz 2012 anche la parte a secco. Nel team di atleti, fra gli altri, Alex Zingerle ed Alex Hofer a fare da chioccia al giovanotto abruzzese e a consigliarlo durante questo anno complicato per le restrizioni covid e i parecchi tamponi, ma che comunque è stato svolto nella sua interezza. E in questo anno davvero straordinario arriva il sogno azzurro. Ancora Giangi: «Ero consapevole dei miei mezzi, con le Fiamme Gialle abbiamo lavorato con precisione verso l’obiettivo della squadra nazionale. E’ stata una battaglia ogni gara, una lotta dura ma allo tesso tempo affascinante e che ho vissuto con entusiasmo insieme a Lollo e Corra con cui adesso andrò a condividere la nazionale junior. Sono contento, il sogno azzurro è realtà. Ma adesso non bisogna proprio fermarsi…». E certo Giangi, a proposito di viaggio… continuare ad andare avanti, a progredire in direzione di altri obiettivi.