Il punto di De Chiesa. Elogio di Paris

A Kvietfill, in Norvegia, sulla neve salata, ovvero trattata con solfati, non era per niente facile sciare, soprattutto in superG., sfaldato dalle temperature e solcato dalle coltellate degli atleti. Più del 30% fra i primi 30 sono saltati, scivolando come principianti allo sbaraglio, quasi sempre per contatto dello scarpone con il manto nevoso, conseguente allo sprofondamento dello sci. Nono in discesa, raggranellando punti preziosi su Matthias Mayer, solo 19°, in vista della sfida per il terzo posto in coppa di specialità sulle nevi di Meribel, visto che i primi due saranno appannaggio di Jansrud e Reichelt, a meno che l’austriaco non esca dai 15 e Dominik Paris non vinca l’ultima discesa, il nostro Dome ha sciato d’incanto in superG, stupendo tutti e sé stesso, su un tracciato lento e un manto cedevole alla minima pressione aggiuntiva. Costretto a sciare sulle uova, lui che ama la velocità, vigorose sciabolate di spigolo e altrettanto repentine risposte in curva, si è letteralmente superato, improvvisando una tecnica e una tattica di gara che non fanno parte del suo DNA: fantastico! La coppa del superG. se l’è vinta meritatamente Kjetil Jansrud, ma il 4° posto dell’azzurro è tutto fieno in cascina su Mayer, saltato dopo poche porte, adesso 3° in coppa a 79 punti da Paris che, sino alla scorsa stagione, aveva come miglior risultato in superG. un 11° posto. Arrivare secondo, sarebbe a dir poco…. eccezionale!

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