Il programma di Paolo Deflorian da nuovo direttore tecnico giovanile

Una nuova avventura per Paolo Deflorian che dalla squadra delle polivalenti è stato nominato direttore tecnico giovanile.
«Ho vissuto momenti bellissimi in Coppa del Mondo, ma quando Max Carca mi ha proposto di prendere il suo posto ho accettato molto volentieri. In fondo è un ambiente che ho già vissuto, allenando sia squadra di Comitato che la C, torno indietro con una responsabilità diversa. Una bella sfida, ci sta».

Max era comunque spesso anche al seguito della Coppa Europa.
«Con due direzioni diverse il mio ruolo è circoscritto al settore giovanile. Poi è chiaro che con il lavoro verticale che è stato predisposto ci sarà molto interscambio tra le squadre: la Coppa Europa con la Coppa del Mondo, la C con la Coppa Europa».

Dunque più scrivania che pista?
«No, no, mi vedrete sempre sulla neve. Alla fine devo occuparmi di entrambe le squadre. Le seguirò confrontandomi direttamente con Alexander Ploner e Gianluca Grigoletto che sono i responsabili dei due gruppi».

Per quanto riguarda i calendari?
«Con Ali impegnato sul campo, ci sarà Paolo Boldrini: dopo tanti anni nel Comitato Veneto conosce bene la situazione, soprattutto conosce bene i regolamenti e saprà dare la giusta continuità al GPI. La bozza l’aveva già messa giù Ali, sentendo organizzatori e stazioni, adesso Paolo la definirà al meglio nelle prossime settimane. E puntiamo anche a valorizzare ancora di più il circuito».

Come avete definito le squadre C?
«Non sono stato a fare l’avvocato del diavolo, guardando solo i risultati. Quando c’è stata la Commissione c’è stato un confronto tra tutti i tecnici che hanno lavorato sino all’anno scorso e ho ascoltato le loro indicazioni».

Per gli Osservati?
«Vale un po’ lo stesso discorso, con il principio di dare sempre maggiore supporto al lavoro dei Comitati. E penso soprattutto alle discipline veloci. E poi c’è una novità importante: per la prima volta, sono state inserite alcune ragazze al primo anno di categoria».

Le stesse che avevi osservato al Future Club by Fisi, organizzato dalla nostra rivista?
«Esatto, mi sembravano già pronte per questa chiamata, a quell’età sono molto più mature rispetto ai ragazzi. Certo, anche in campo maschile le individualità non mancano, ma vedo ancora una differenza strutturale: stesso anno di nascita, ma qualcuno è più formato, altri meno. Ma ovviamente monitoreremo tutto e tutti».

Capitolo allenamenti?
«Partiremo già a giugno a Les Deux Alpes o allo Stelvio, poi continueremo anche nei mesi successivi, senza andare in Sudamerica. Anche perché in pratica tutte le Nazionali saranno volate oltreoceano e sarà più facile trovare spazio qui che non laggiù. E per la velocità, oltre a Saas-Fee, spero che ci sia anche la possibilità di sfruttare Cervinia, con la pista attrezzata per la gara di Coppa del Mondo. E durante la stagione pensiamo anche di ridurre qualche gare per aumentare i periodi di allenamento. Anche sull’aspetto atletico abbiamo insistito molto, con due preparatori, stage a Formia…».

Il capitolo disponibilità delle piste.
«Il problema riguarda soprattutto la velocità, ma alcune stazioni hanno dato lo loro disponibilità, penso a Santa Caterina, Passo San Pellegrino o Bardonecchia».

Un’estate intensa dunque.
«Sì, anche perché per me è importante partire con il piede giusto. E poi mettici anche che mi hanno nominato alla guida tecnica di STF…».

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