Stjernesund-Slokar, la norvegese e la slovena partivano agli antipodi nel tabellone finale del parallelo di Lech (sotto la neve) dopo aver firmato i due tempi migliori nelle qualifiche. E si sono ritrovate in finale. Pista e format evidentemente graditi. Per entrambe in palio anche la prima vittoria in Coppa del Mondo. Grande partenza di Stjernesund nella prima run, il margine comunque è di soli 15 centesimi al traguardo. Slokar vola nella seconda e si va a prendere il successo, anche se con un minimo vantaggio, +5. Ma tanto basta per la festa slovena.
Podio svanito per Marta Bassino: ha pagato carissimo un errore, quello nella prima run nella semifinale con Thea Louise Stjernesund: una scivolata e mezzo secondo da recuperare nella seconda. Una sorta di mission impossible. Così è arrivata a giocarsi il podio con un’altra norvegese, Kristin Lysdahl (tra l’altro terzo tempo nelle qualifiche). Prima prova sulla rossa, Marta è precisa e concentrata e chiude per la prima volta davanti, con 35 centesimi (sia negli ottavi, con la svizzera Ellenberger, che nei quarti, con la tedesca Duerr aveva passato il turno in rimonta, con il best crono nella seconda run).
Sulla blu, dove aveva sbagliato in semifinale, anche questa volta non riesce a conservare il margine, chiudendo così quarta a 10 centesimi.
Slovenia, doppia Norvegia, poi Marta Bassino: «Sono contenta lo stesso, anche se ci speravo. Peccato che nell’ultima manche non ho sfruttato il raccordino prima del pianetto e la norvegese mi ha ripreso. Adesso si pensa a Levi, due belle occasioni per mettermi alla prova anche in slalom».