Il doppio passo falso di Alexis Pinturault

Alexis Pinturault arriva sul traguardo della Gran Risa, sbuffa, lancia a terra i guanti, ha un po’ più di cura invece per il casco. Lo adagia, anche se vorrebbe lanciarlo. È finito il secondo gigante dell’Alta Badia e, come per il primo, è stato deludente. Da dimenticare. Quindicesimo domenica, diciottesimo lunedì. La moglie, ormai sempre al suo fianco, prova a consolarlo. Lui tiene lo sguardo fisso verso le ultime porte e guarda chi scende dietro di lui. Nessuna parola, un sorso di acqua. Nulla di più. Sbollisce la delusione, poi si avvicina alla zona mista per parlare con i colleghi francesi. Che cosa succede? È una domanda che si pongono tutti. Tra gli addetti ai lavori si dice che stia pagando lo scotto del coppone vinto lo scorso anno e di una pressione che è ormai è alle stelle. 

Alexis Pinturault ©Agence Zoom

I numeri dicono che quest’anno è salito una sola volta sul podio, secondo nel gigante di Val d’Isère. Poi due sesti posti a Beaver Creek, in superG, un quinto in gigante a Soelden. Bè, non così male si potrebbe dire; per uno sciatore che però a inizio stagione era indicato come uno dei favoriti insieme a Marco Odermatt invece no. E la classifica parla chiaro: settimo posto nella generale, quinto in gigante. Con un Marco Odermatt che non sbaglia quasi nulla e un Aleksander Aamodt Kilde tornato a vincere in modo seriale. Ancora molto presto per fare i conti, certo è che la strada verso il bis sembra essere davvero in salita.

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