Impresa di Pietro sul ghiaccio di Lake Louise: prima vittoria in carriera
La prima vittoria in carriera di Peter Fill ha un sapore davvero speciale. È la risposta a tutti coloro che lo consideravano un ‘fuoco di paglia’. Nella mattina canadese ‘Pietro’ è stato praticamente perfetto: ha tirato fuori dal suo bagaglio tecnico tutte le qualità che conosciamo e ha ‘pennellato’ nel tratto tecnico della pista. Sicuramente ha tratto vantaggio dal peggioramento della visibilità poco dopo la sua partenza: è sparito il sole e si è anche alzato un leggero vento. Quel pizzico di fortuna che ci vuole, che accompagna ogni grande impresa. E che soprattutto va a compensare la delusione di tante vittorie sfumate per pochi centesimi e per la stagione passata davvero piena di problemi. Vittoria su Carlo Janka (pettorale 65), sull’outsider Hans Olsson (atleta in grande crescita), su Georg Streitberger e Klaus Kroell, protagonisti delle giornate di warm-up. In sesta posizione splende ancora il colore azzurro: ecco Cristof Innerhofer, al miglior risultato in carriera in questa disciplina. Discreto anche il quindicesimo posto di Werner Heel, un po’ a strappi rispetto alla fluidità che gli conosciamo. ‘A picco’ i big della disciplina: si è salvato solamente Aksel Lund Svindal, settimo nel giorno del ritorno in gara in discesa libera; 16° Miller, 32° Didier Cuche, partiti forse quando le condizioni meteo erano peggiori.
Quando abbiamo sentito Gianluca Rulfi poco prima di Matteo Marsaglia (pettorale 52), non voleva certo festeggiare in anticipo: «Piano piano, occhio a Kreuzer e Janka, se poi si alza il sole, tutto può succedere». Kreuzer è uscito, Janka è rimasto in vantaggio su Peter sino all’ultimo intermedio. Vittoria sudata, sofferta, alla fine ancor più ‘goduta’: «Una grande soddisfazione – ci dice Rulfi durante la premiazione – ho ancora il ‘magone’ dentro».
Godiamoci il successo di Peter Fill , un grande atleta, un bravissimo ragazzo. Lo sci italiano riparte dal suo sorriso!