I carabinieri hanno fermato Federico Paini: hanno deciso di non tenerlo più in gruppo sportivo e così fine delle trasmissioni. Cosa paradossale a stagione in corso, ma così è. L’unica possibilità per il velocista valdostano era congedarsi e continuare a gareggiare sotto i colori di uno sci club, ma così non è stato. Eccolo Paini: «Mi avevano avvisato della possibilità di uno stop già ad aprile e son stato in forse fino a novembre. Poi mi hanno dato il via libera, quindi non me lo aspettavo di dover abbandonare l’agonismo a metà stagione. È un peccato, perche a Saalbach in Coppa Europa sarei partito nei 15 in superG e comunque nei 30 in discesa. Stavo iniziando di nuovo ad avere buone sensazioni e a fare buoni parziali. Nel primo superG di Zinal, scesi i trenta ero 5º, ma poi è andata via la nebbia e sono finito 16º. Speravo di avere ancora qualche occasione questa stagione, ma purtroppo è arrivato lo stop subito dopo la tappa di Tarvisio. Mi dispiace molto…Sicuramente non posso rimpiangere di non averci provato e dato conseguentemente il tutto per tutto. Son sempre stato un lavoratore ed ho sempre dato il massimo in tutto quello che ho fatto, dal lavoro a secco ai dettagli in skiroom».
E adesso? Continua Federico: «Per il resto della stagione mi troverò ancora in pista, ho la possibilità di fare esperienza ma dall’altra parte della scrivania. Ho già iniziato a dare una mano ai Carabinieri nell’ultima tappa del GPI a Tarvisio. Per le rimanenti gare di Coppa Europa farò lo skiman a Federico Simoni e Mattia Cason e cercherò di essere utile alla causa del gruppo sportivo. Essendo anche loro fuori squadra ma comunque ad un buon livello, un aiuto può solo che fare bene…».