Gut-Behrami ritrova il successo dopo due anni. Quarta Vlhova, settima Brignone

La Svizzera fa festa in casa, ma soprattutto torna a sorridere Lara Gut, nel frattempo diventata Gut-Behrami. Nella prima discesa di Crans Montana, recupero di quella annullata a Sochi, la ticinese ha conquistato la 25a vittoria della sua carriera ed è tornata sul gradino più alto del podio dopo più di due anni . L’ultimo successo, arrivato in superG, è infatti datato gennaio 2018, a Cortina d’Ampezzo. Volta pagina dunque Lara Gut, che qualche settimana fa era già comunque tornata sul podio a Bansko (terza in superG). Gut ha dominato la gara di Crans Montana e rifilato 80/100 alla compagna di squadra Corinne Suter, che sembrava avere in pugno la gara. Terza posizione per l’austriaca Stephanie Venier, attardata di 92/100. 

TRE ITALIANE NELLE DIECI – L’Italia non trova il podio, ma piazza tre atlete nelle prime dieci posizioni: settima Federica Brignone (pari merito Joana Haehlen), nona Marta Bassino e decima Elena Curtoni. Insicurezza e momento difficile per Nicol Delago, che chiude 16a, tre posizioni più indietro invece c’è una delusa Francesca Marsaglia; Laura Pirovano rompe un bastone in fase di spinta e limita i danni, tagliando il traguardo con oltre tre secondi di ritardo. 

VLHOVA ROSICCHIA PUNTI A BRIGNONE – Ultimo mese di Coppa del Mondo e si iniziano a fare un po’ di calcoli, soprattutto in chiave generale. Shiffrin rimane al comando, Brignone seconda e Vlhova terza. La slovacca è stata ottima quarta, a 1″08 dalla vetta, e ha conquistato 50 punti, contro i 36 della Brignone che ora ne ha solo 27 di vantaggio. 

 

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