Gufler: 'Perche' corriamo sotto contingente?'

Il carabiniere: «Cosa costava alla FISI portarmi in Badia?»

Doveva abbandonare l’agonismo, poi in estate in accordo con il gruppo sportivo dei Carabinieri ha continuato a fare la vita da atleta.

DOPPIETTA A PAMPEAGO
– Stiamo parlando di Michael Gufler, classe ’79, che è tornato alle gare nella due giorni FIS di Pampeago, vincendo i due giganti in programma. Il primo avendo la meglio su Michael Eisath, Rocco Delsante, Andrea Ballerin e Pietro Franceschetti, il secondo superando ancora Eisath, Ballerin, lo sloveno Klemen Kosi e Federico Vanz . ‘Gufi’ non ha perso insomma la voglia e  nemmeno la forma. Almeno così sembra.

VELOCE A PFELDERS – La settimana scorsa addirittura si era allenato con i gigantisti azzurri prima della Badia sulle nevi di casa di Pfelders, staccando buoni tempi. E’ un ‘Gufi’ deciso e determinato, che non ha condiviso le scelte della direzione agonistica di non convocarlo. per la gara sulla Gran Risa. Ci ha infatti spiegato. «In allenamento il primo giorno ero due decimi dietro a Massimiliano Blardone, un giorno ero davanti anche a diversi atleti della squadra, vedi Davide Simoncelli e Luca De Aliprandini che poi hanno brillato in Badia. Questo non vuol dire che mi devo meritare a priori una convocazione in Coppa del Mondo sia ben chiaro, ma quello che non capisco è perchè si sceglie di non riempire il contingente. Va bene, sono il primo a dire che un giovane deve avere la priorità, ma cosa ci posso fare io se nessuno ha i punti per correre? Cosa ci posso fare io se solo uno può correre fuori dai 100 al mondo? Cosa costava portarmi in Badia visto che poi la FISI non avrebbe speso un centesimo? Non capisco proprio perchè non si deve riempire il contingente…».

 

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