Blardone, Simoncelli, Ploner e Moelgg: in quattro nel primo gruppo
La squadra azzurra di gigante è stata la più punteggiata nella classifica di specialità, a dimostrazione che siamo di fronte ad un team davvero competitivo. “Carta canta, siamo stati i più forti nell’arco della stagione in Coppa del Mondo, con Davide Simoncelli e Massimiliano Blardone a ridosso del podio della specialità, oltre ai risultati di Alexander Ploner, Manfred Moelgg e anche di Michael Gufler, poi a punti sono andati anche Alberto Schieppati, Florian Eisath, Wolfgang Hell ed Omar Longhi. Blardo è sesto nella start list adesso, Simo settimo, Ploni dodicesimo e Manni quattordicesimo, quattro nel primo gruppo e Schieppa diciottesimo, Certo, c’è ancora da lavorare, ma nel complesso la squadra di gigante c’è, anche se è stata criticata dopo la brutta prestazione olimpica, per quel che mi riguarda una giornata da dimenticare. Tuttavia ci eravamo preparati bene per i Giochi Olimpici, allenandoci anche su pendii similari a quello di Whistler Creekside, ma in quelle condizioni non siamo stati mai della partita”, afferma Matteo Guadagnini, responsabile della squadra. Un bilancio positivo dunque, anche se pesa lo “zero” olimpico. E’ finita la Coppa del Mondo per i gigantisti, e adesso? “Ora c’è il congresso federale, non abbiamo ancora parlato di squadre e programmi. Blardone? Non so come si gestirà l’anno prossimo, aspettiamo cosa verrà fuori dall’assemblea congressuale Fisi per definire ogni particolare. Posso dire che mi dispiace perché era in corsa per la Coppa, peccato, il Blardo è un punto fermo dell’Italia del gigante”.