Sabo protagonista anche sulle nevi della Stiria
Un recupero stratosferico, sensazionale, leggendario. Dall’ottavo posto al secondo, per il sesto podio in Coppa del Mondo, il terzo della stagione, il secondo ‘secondo’ qui a Schladming. Ha domato il Chuonisbargli, podio sulla Maennlichen-Jungfrau e ancora piazza d’onore sulla Planai.
FULMINEO – Del resto il pendio della Stiria gli si addice. Eccome. Nella seconda è stato un maestro: una velocità impressionante con quei piedi, una destrezza felina sorretta da una centralità perfetta. Solido e rapido. Essenziale, fulmineo: in una parola, anzi due: Stefano Gross. Ottavo quando si tuffa nel budello bianco della Planai. E ogni manciata di minuti avanza: settimo, sesto, quinto, quarto, terzo e secondo. Recupero da antologia.
FACCE DA GROSS – Gross che sbuffa, esulta, ride, gode, suda. Gross che guarda il tabellone, che alza gli occhi al cielo. Gross che stringe gli sci preparati come al solito dal fedele Beppe Bianchini e Gross che urla Vamosss. Lo ripete, lo sottolinea, lo sbraita.
LE DICHIARAZIONI AI PIEDI DELLA PLANAI
FUORICLASSE – Carattere da campione. Anzi, da fuoriclasse. Tecnicamente validissimo slalomista, quindi campione. Ora anche regolare e continuo, quindi fuoriclasse. Vamosssss!




