Diciassette stagioni in Coppa del Mondo, 283 pettorali in Coppa del Mondo. Manuela Moelgg saluta il circo bianco. E il forte vento di Aare le ha negato l’ultima gara della sua carriera, che avrebbe fatto attaccando da cima a fondo, senza la solita passerella. Peccato, con il gigante annullato non abbiamo visto il suo ultimo traguardo, ma la Manu non si scorda. Una persona semplice, sempre disponibile, agonista dentro e con una grande forza per rialzarsi nei momenti delicati. Alti e bassi, una carriera che le ha regalato 14 podi in Coppa del Mondo, senza mai assaporare il successo. Una tigre che ha sempre lasciato il segno, che ha reagito quando serviva, che ha spronato tutte le più giovani. «Sono triste per non aver tagliato il traguardo del gigante di Aare e per non aver festeggiato con tutti – dice -. Oggi però era troppo pericoloso correre».
GRAZIE A TUTTI – E poi iniziano i ringraziamenti, con un filo di emozione. «A tutti, alle Fiamme Gialle, alla FISI a tutti quelli che mi sono stati vicino. Ora si chiude la mia carriera, ma non lascio lo sci: sarò spesso in giro a guardare mio fratello Manfred, le gare femminili e anche la discesa maschile di Werner».
IL POST DI FACEBOOK – «Dal mio debutto in Coppa del Mondo ho passato 17 anni bellissimi, ho incontrato molte persone fantastiche e sono stata in posti meravigliosi. Ma ora è tempo di aprire un nuovo capitolo nella mia vita, al quale guardo con nuova gioia e speranza. Dopo 283 gare di Coppa del Mondo, domani sarò al cancelletto della mia ultima gara di Coppa del Mondo. Incrociatemi le dita ancora per l’ultima volta! La vostra Manuela».
«Volevo lasciare ancora la zampata della Moelgg, ma non è stato possibile. Sempre a tutta ragazze».
Grazie Manu, in bocca al lupo per la tua nuova vita!