Anche quest’anno si è chiusa la due giorni del Race Future Club, l’iniziativa che la nostra rivista ha organizzato in stretta collaborazione con la Fisi, come sorta di riconoscimento per i Children che sono emersi a suon di prestazioni durante la stagione. Una full-immersion a Livigno per venti tra Allievi e Ragazzi, cinque per ogni categoria, tra allenamenti sulla neve e analisi a video, seguiti dai tecnici della Nazionale, quelli delle squadre giovanili e di Coppa Europa, che hanno un po’ il polso di quello che accade nel passaggio tra il mondo Children e quello dei grandi. Tutti a ribadire che il Race Future Club sia un’occasione di incontro, confronto e soprattutto divertimento tra i tecnici azzurri, gli atleti e anche i loro allenatori. Nessuno ha la bacchetta magica e nessuno pretende di insegnare ad altri, ma allenarsi insieme, anche solo due giorni, è stato un modo per conoscersi ancor meglio.
Sono amici tra loro, ma alle gare è un po’ diverso, qui hanno veramente fatto gruppo, le parole dei tecnici del club alla fine del Race Future Club. Uno stimolo in più per questi atleti, soprattutto per quelli all’ultimo anno Allievi, per affrontare le prossime stagioni. Ma la volontà è anche quella di avere un confronto in più tra gli allenatori per seguire i loro atleti in questo delicato passaggio della loro carriera sportiva. Realtà di club diverse, tanti comitati presenti, strade per arrivare sin qui differenti, ma alla fine per tutti l’obiettivo è quello di crescere insieme, perché, ed è la speranza di tutti, insieme potrebbero ritrovarsi in squadra.
Ultimo giornata davvero intensa. Condizioni perfette della pista di allenamento nella ski area della Sitas: c’è il sole e siamo ampiamente sotto lo zero. Ma non c’è solo il classico tracciato da gigante: prima di affrontare le porte larghe, un percorso di addestramento, per rompere un po’ con gli schemi tradizionali.
Ci hanno dato dentro tutti, hanno tirato a mille e dopo i saluti di fine allenamento in molti hanno voluto fare ancora un giro prima che si smontasse il tracciato. E dar dirla tutta, in gigante sono emerse davvero belle individualità, più che in slalom, vuoi anche per le condizioni di visibilità non facili il primo giorno. Ma è solo l’inizio, che il Race Future Club sia un altro trampolino di lancio per tutti. Ci rivediamo in pista la prossima stagione.